Quelli che non la pensano come noi
Quanto potrà durare ancora questa fase di mercato, dominata fin dal primo giorno del 2017 da un solo ed unico tema, che possiamo definire "RISK ON" oppure "comperare tutto" oppure "mettere in portafoglio asset rischiosi". Questa è forse la domanda più frequente, fra quelle che ci facciamo e che ci vengno proposte da Clienti ed amici di Recce'd.
Per capire quali argomenti spingono gli investitori a continuare a muoversi sempre nella medesima direzione (anche se, lo ripetiamo ancora, i volumi sono e restano bassissimi) in Recce'd ogni giorno leggiamo molti, anzi moltissimi commenti di chi non è d'accordo con la nostra visione dei mercati.
Tra questi, un certo numero di commentatori si affida ad argomenti superficiali, e a volte dimostra di capire poco o nulla di investimenti ed analisi dei mercati. Altri, invece, offrono contributi, idee e spunti più qualificati.
Tra questi, abbiamo scelto di portare alla vostra attenzione Byron Wien, una nostra conoscenza personale: per decenni, è stato uno dei più importanti "strategisti" della notissima Morgan Stanley, che lo ha però messo da parte durante la Crisi 2007-2008 (per ragioni di "perdita di credibilità").
Byron Wien oggi lavora per una Casa di Fondi (Blackstone) e per loro conto continua a girare il mondo come strategista. Il suo più recente commento a noi sembra molto significativo per due ragioni:
- in modo esplicito, si propone di conntrastare la "mancanza di entusiasmo" degli investirori finali sugli investimenti in azioni; ovvero: in modo eslicito, si propone di spingere chi investe ad investire ancora di più in azioni, oggi
- e in secondo luogo, fornisce un orizzonte temporale: secondo Byron, il contesto resterà favorevole all'azionario almeno fino al 2019.
I nostri lettori possono leggere l'originale qui.
Noi accompagneremo la vostra lettura con alcune considerazioni:
- Wien è molto abile nel toccare tutti i punti principali, allo stesso tempo contenendo le delusioni (le promesse non mantenute di Trump) ed evidenziando i punti a favore (la crescita in Europa al 2%)
- Wien è molto abile nell'evitare gli ostacoli: ad esempio, nessun accenno alle valutazioni di Borsa oppure delle obbligazioni corporate
- Wien è abile anche nel mettere in un angolo temi come la decisione della Fed di ridurre le dimensioni del proprio attivo
Detto questo, la cosa che ci sembra più importante è la seguente: Byron NON è un gestore, e le cose che dice NON hanno come obbiettivo il risultato di una gestione. Come sempre ha fatto nella sua vita, il suo scopo è MUOVERE i portafoglio ... e poi si vedrà.
Lui stesso, proprio all'ultima frase lo riconosce, mettendo in luce il LIMITE di una serie di argomenti come quelli che lui presenta nel suo commento:
There is always much to worry about and the investment business requires money managers to weigh the variables and make a judgment. Based on my analysis, I think we will have a favorable environment for equities at least until 2019. I will, however, be watchful for changes in the conditions that brought me to that conclusion.
In questa semplice chiusura, Byron Wien descrive in modo preciso il lavoro che Recce'd fa ogni giorno per i propri Clienti.
Concludiamo sottolineando un altro passaggio di Byron Wien:
Real growth in the U.S. is headed toward 3% and the economy seems to be gaining momentum rather than slowing down, as it usually does in the second half of a business cycle.
Come detto, riteniamo Wien autorevole, ma qui qualche cosa proprio ci sfugge: dove mai la avrà vista, questa "tendenza al 3%"?
Per capire meglio abbiamo deciso di andare sul sito del Wall Street Journal (quotidiano Conservatore e "business - friendly") ed in particolare alla pagina delle previsioni economiche, dove il WSJ pubblica i risultati di un proprio sondaggio tra 60 economisti sulla crescita futura dell'economia USA. C potete andare anche voi, ed anche adesso.
Qui sotto, vi riportiamo senza commento due grafici di oggi. Detto del WSJ, il fatto è che in Recce'd non riusciamo a trovare neppure UNA previsione di crescita al 3% del PIL, che non faccia parte di generci "argomenti da bar", buttati là e non fondati su analisi di dettaglio. Se i nostri lettori invece conoscono previsioni al 3%, per cortesia fateci sapere in merito.
In Recce'd non riusciamo a trovare neppure UNA previsione di crescita al 3% del PIL degli Stati Uniti, se escludiamo certi "argomenti da bar", buttati là nel corso di conversazioni o come slogan politici. Se i nostri lettori invece conoscono previsioni al 3%, per cortesia: fateci sapere dove si trovano.