Una boiata pazzesca

Durante i Campionati Europei di calcio, è facile sentire citare, in televisione oppure da un amico, la conosciutissima scena del film "Fantozzi", scena in cui il protagonista viene costretto alla visione del film "la corazzata Potiomkin" (per una ennesima volta) proprio mentre la Nazionale italiana gioca una partita di calcio. Alla fine della proiezione, viene annunciato in modo pomposo il solito "dibattito", ed allora il protagonista Fantozzi prende il coraggio tra le mani, sale sul palco e dice quello che tutti pensano: ovvero che "la corazzata Potiomkin è una boiata pazzesca".

Naturalmente Fantozzi esagera nel giudizio, perché esasperato: il film in questione è un classico del cinema. Ma è di 100 anni fa, in bianco e nero e muto: e quindi, adatto per una visione critica ed attenta, ma non per fare risultati al botteghino.

Ecco: ora pensate alla asset allocation di cui vi parlano così spesso. Quella che vi consigliano per costruire il portafoglio: quella che vi costringe a salire e scendere, a guadagnare e a perdere stando fermi a guardare ciò che succede sui mercati e nel mondo, dal petrolio a Brexit. Quella che è figlia di ragionamenti fatti negli anni Cinquanta, in un mondo che era totalmente diverso da quello di oggi. Quella che vi ha dato, così spesso, tante delusioni e tante preoccupazioni. Un tanto di azioni, un tanto di obbligazioni, e quelle percentuali che replicano ... "il mercato".

Chiedete al vostro consulente/venditore/banker: "ma di che mercato stai parlando esattamente?". Perché non è chiaro se ci sono dentro tutti, ma proprio tutti i mercati (ci mettiamo anche l'Africa? la Cina? la Svezia? le materie prime? gli alternativi? i certificati di deposito?) o solo una parte del "mercato" e allora chi ha scelto quella parte, e perché proprio quella parte, e perché poi con quegli strumenti finanziari, e sulla base di quali obiettivi di rendimento dovrei decidere, e così via ...

Una sequenza infinita di domande, che restano sempre senza risposta: il venditore di turno a quel punto scappa, perché queste domande non possono avere risposta. Lo schema base della asset allocation è pieno di buchi e perde acqua da ogni parte: la faranno sempre scegliere a voi, la asset allocation, perché in quel modo è il Cliente, e non il consulente (o advisor, o come si farà chiamare) ad avere la responsabilità della performance: li scatta la fregatura. E ve la faranno scegliere presentandovi alternative che sono false alternative, che per la vostra performance alla fine non faranno altro che aumentare la confusione, l'imprevedibilità ed il rischio a vostro carico.

Non sarà che nessuno lo dice, ma tutti (venditori e Clienti investitori) ormai pensano che è "una boiata pazzesca"? Ai nostri amici diciamo: non aspettate che ve lo dica Fantozzi!