La catastrofe dei bonds (parte 2)
Quattro giorni fa (ovvero: poco più sotto) abbiamo pubblicato il primo Post di questa serie. Siamo convinti di mettere alla vostra attenzione , con questi Post, il tema che dominerà nei prossimi mesi la scena finanziaria internazionale. Un esempio concreto lo avete avuto stamattina alle 10: il Bund decennale tedesco scende sotto lo zero (di rendimento a scadenza) e le Borse europee girano in negativo, dopo un timido tentativo di rimbalzo.
Il problema nasce da lì: ci siamo, tutti, cacciati in un imbuto. Titola questa mattina, 14 giugno, il Financial Times:
So do you want to buy more bunds Mr. Draghi?
e sui mercati circolano messaggi come quello qui sotto, che spiega che adesso la percentuale di emissioni obbligazionarie tedesche che la BCE non potrà più acquistare sul mercato (per effetto delle SUE STESSE azioni!) supera il 50%.
A noi investitori non resta che prepararci alla tempesta che seguirà, inevitabilmente. E quindi prepararci ad una fase in cui i prezzi delle obbligazioni si muoveranno in funzione dei flussi interni al mercato, e non in funzione delle aspettative di inflazione, oppure delle aspettative per la crescita dell'economia, e neppure sulla base delle dichiarazioni dei banchieri centrali della BCE, che ormai hanno perso il controllo del giocattolo. Mai visto niente del genere: la sapete quella del marito che per fare dispetto alla moglie ...