Che bella cosa, la tranquillità della domenica
In passato, qualcuno ci accusò di essere "allarmisti" se non "pessimisti": dicendo che quel nostro atteggiamento era motivato dal fatto che in quel modo si colpisce l'attenzione dell'investitore e ne si stuzzica l'emotività. Oggi, non lo fa più nessuno: tutto al contrario, oggi va di moda essere "cauti" e "prudenti", Curioso contrasto con l'atteggiamento prevalente solo 12 mesi fa (visto che poi da allora ad oggi non è cambiata di molto la sostanza).
Ci piacerebbe, molto, scrivere che "va tutto bene" e che potete stare tranquilli": specie la domenica, per accompagnare il vostro relax con frasi allo zucchero del tipo "investire è una cosa semplice". Purtroppo non è vero: e purtroppo siamo costretti, per fare i vostri interessi, a sottolineare a ripetizione che NON è così semplice come da anni ed anni vi raccontano, che NON è sufficiente darci un'occhiata ogni tre mesi, che NON è una cosa saggia affidarsi alle intuizioni del momento di un uomo che fa parte di una struttura commerciale, che NON è una buona idea rinunciare a parlare DIRETTAMENTE con quelli che fanno le scelte su come vengono investiti i vostri soldi.
Purtroppo, invece che di facilità e semplicità, siamo costretti a parlarvi ogni mattina di complessità: perché, come racconta l'efficace grafico qui in basso, solo se sarete padroni di una maggiore complessità potrete poi (finalmente!) arrivare a semplificare le vostre scelte di investimento.
Chiudiamo con un esempio concreto: noi abbiamo già scritto nel Blog della recente "moda degli algoritmi", che per il cliente investitore si traduce nell'affidare i vostri soldi a un modellino matematico. Una cosa che, all'interno dell'industria, tutti sanno che non funziona: lo dimostra il fatto che tra i gestori professionisti NESSUNO usa questi modellini di asset allocation, nonostante il fatto che stiamo parlando di roba che fu ideata 30 anni fa, e non ieri.
Ma con il Cliente finale è diverso: al Cliente finale si può raccontare che "il modellino semplifica le scelte", e lui ovviamente non conosce né il modellino né la storia da cui deriva e che lo accompagna. Lui si fida e si affida.
Noi vogliamo mettere in guardia il lettore da semplificazioni come queste, mostrando alcuni esempi concreti: l'ultimo, freschissimo, della settimana scorsa, riguarda i rendimenti delle obbligazioni. L'investitore oggi opera in un contesto in cui tutti i tradizionali rapporti di causa ed effetto sono stati modificati, e spesso sconvolti. I modellini (tutti) si basano sul fatto che la storia nel futuro si ripeterà, o almeno sarà molto simile a ciò che successe nel passato. Or ditemi voi: quale modellino matematico potrebbe prevedere una situazione in cui, a distanza di poche ore, il petrolio fa il record 2016 a 51,50$ sul Nymex (spingendo al rialzo sui prezzi delle merci), e i Bund, i Gilt e gli JPG, i Titoli di Stato di Germani,a Giappone e Regno Unito, fanno tutti e tre nuovi record negativi? Immaginiamo quelli "dei modellini" con le mani nei capelli!
Recce'd utilizza modelli di Finanza quantitativa, come sanno bene i nostri Clienti: ma li utilizza, non si fa utilizzare dal "modellino".