... guarda un po' chi perde stavolta!

Oggi Bloomberg pubblica un articolo, dal titolo "The Beginning of the End of Central Bank Easing": nel bla-bla dei media e dei giornali, questo sta diventando un tema importante, di crescente evidenza. per gli investitori, è un tema vecchio, noi di Recce'd ne scrivevamo molto 18 mesi fa. Ora è acqua passata, che non fa più girare le pale del mulino della performance. Ci risulta però incredibile che nessuno abbia ancora iniziato a tradurre queste considerazioni in riflessioni operative: noi lo abbiamo fatto, e più di una volta, negli ultimi quattro-sei mesi, segnalando che esiste uno scenario, la cui probabilità non è zero e cresce ogni gionro, in cui si stringe una tenaglia.

La tenaglia è fatta, da un lato, dal fatto che le Banche Centrali hanno fallito nei loro esprimenti (fatti alle spalle del pubblico) e devono fare marcia indietro. E dall'altro, dal fatto che la deflazione/recessione non c'è più e ... cucù, potrebbe ripresentarsi alla porta un misto di crescita/inflazione che oggi nessuno vede ma che potrebbe essere dietro l'angolo.

E allora, che cosa succederebbe? Lo lasciamo concludere a voi lettori, perché fin troppo facile. Noi torniamo a scrivere, come abbiamo già fatto in passato, che la parte più fragile di qualsiasi portafoglio, oggi, è quella obbligazionaria. E che il rischio è consistente. Ed anche che si tratta di una via di uscita a costo zero, per quelli che hanno creato questo "eccesso di debito". E la asset allocation 60/40 perderebbe la partita anche questa volta (come sempre).

I nostri portafogli modello sono già pronti anche per questo scenario.

Mercati oggiValter Buffo