Everything Was Forever Until It Was No More

Abbiamo preso a prestito il titolo di uno stimolante testo pubblicato di recente, da un professore della University of California Berkeley, per tornare a parlare del mercato italiano del risparmio.

Ci sono molti investitori che, ancora oggi nel 2016, credono che tutti resterà così come è oggi per sempre:

  1. le grandi banche resteranno grandi, e sempre le stesse
  2. i Fondi Comuni esisteranno per sempre
  3. le GPM esisteranno per sempre, come le SGR e le SIM, e i Comitati di Investimento e le Associazioni di questi e di quelli
  4. le "imbeccate" le daranno sempre le grandi banche americane

Questa è la ragione per la quale ancora oggi sono numerosi i Clienti investitori che non sanno neppure quanto pagano: che non si rendono conto che il costo dei Fondi Comuni che hanno in portafoglio va dal 2% al 5% l'anno. E sono molti i Clienti che a tutto oggi sono ancora investiti in prodotti con l'etichetta "Selection" oppure "Select" o altre simili, prodotti grazie ai quali una Casa di Fondi li costringe ad investire ancora in altre Case di Fondi, così che le commissioni di gestione raddoppiano e arrivano oltre il 5% l'anno. Ma il Cliente ancora non lo sa, perché la Normativa di settore consente questi conflitti di interesse e consente di nascondere le commissioni, caricandole direttamente nel valore della quota dei vari Fondi Comuni, e chi li vende non ha l'obbligo di dichiararle.

Così si spiega il fatto che, da 24 mesi a questa parte, i vostri soldi investiti in GPM e in Fondi Comuni rendono zero. Grafici come quello qui sopra, che coprono un arco di ben 18 mesi, devono fare riflettere: sulla mancanza di professionalità di molti "gestori" (in Italia si diventa gestori ... in vari modi), e sulla mancanza di attenzione critica di molti Clienti. Pensate che questo è esattamente quello che molti investitori italiani hanno in mano oggi: un rendimento pari a zero, con uno spazio di ribasso del 15% in due mesi. Una follia. Qualcosa che, ovviamente, non potrà durare ancora a lungo.

Torniamo però al titolo di questo Post: molti investitori, ed anche numerosi professionisti che operano in questo settore (i private bankers ed i promotori) sono davvero convinti che tutto durerà per sempre, ed andrà avanti per sempre allo stesso modo. Atteggiamento che si ritrova poi anche nella sfera sociale e politica, dove produce però anche grandi sorprese (Brexit, Trump, Referendum del 4 dicembre ne sono l'esempio).

Torniamo al titolo del nostro Post: ai professionisti ed agli investitori farà bene tenere sempre a mente che l'epoca nella quale investiamo, e viviamo, è un'epoca di trasformazioni radicali, epoca nella quale i ruoli, le Istituzioni, e tanto più i prezzi di mercato sono e saranno sottoposti a fortissime discontinuità. Il grafico sopra, che racconta di come il prezzo di Unicredit Group sia passato da 45 euro ai 2 euro attuali, è solo uno dei mille esempi possibili. Esempi del passato: il futuro, poi, ci fornirà nuovi e più clamorosi esempi, anche a breve. 

Ma torniamo al titolo: il migliore suggerimenti che ci sembra di poter dare, oggi, a chi ci legge, a chi investe, e anche a chi opera professionalmente in questo settore, è quello di non addormentarsi: e lo spunto ci è offerto oggi, come detto, da un libro pubblicato di recente, del quale potete leggere qui sotto. L'argomento trattato dal libro è la politica: ma è semplicissimo trovare il parallelo con il settore del risparmio e della finanza, in Italia e nel Mondo.

Alexei Yurchak, an anthropologist at the University of California, Berkeley, decribes the event in a book whose title speaks for itself: Everything Was Forever Until It Was No More. Yurchak was fascinated by the fact that, while nobody predicted the fall, when it happened, many people realised that they had, in their hearts, expected it all along.

During the era of perestroika, under Gorbachev, many people experienced a sudden “break in consciousness”, as realisation dawned that the fall was imminent. But until then most people behaved, spoke and even thought as if the Soviet system was permanent. And despite their cynicism about its brutality, they went on parades, participated in meetings and performed the rituals demanded by the state.

Since Trump’s victory in November 2016, it has become possible to believe a similar collapse will happen in the west, to globalisation and liberal values.

The parallels are obvious. We too have lived for 30 years under an economic system that proclaimed its own permanence. Globalisation was an unstoppable natural process; free-market economics simply the natural state of things.

But when the country that designed globalisation, imposed it and benefited from it most votes against it, you have to consider the possibility that it is going to end, and suddenly. If so, you also have to consider a possibility that – if you are a liberal, humanist democrat – may be even more shocking: that oligarchic nationalism is the default form of failing economies.

Mercati oggiValter Buffo