Uno sguardo al 2017 (parte 3)

Nessun investitore può permettersi il lusso di dimenticare che l'arte dell'investimento è fatta di due maggiori componenti:

  1. comprendere, al meglio che è possibile, i fatti che accadono
  2. intuire, al meglio possibile, come leggono questi stessi fatti tutti gli altri, oppure almeno la maggioranza di loro

A noi di Recce'd non costa alcuna fatica ammettere che il rialzo di Borsa di dicembre ci ha sorpresi: non lo avevamo anticipato, quanto meno nell dimensioni che ha assunto in Europa.

La cosa sul piano operativo non ci crea alcun imbarazzo: al contrario, e per ciò che nel concreto riguarda i nostri portafogli, abbiamo già individuato, ed in parte colto, nuove opportunità.

Resta il problema di spiegare, di comprendere, di rendere consapevole l'investitore che ci segue. A questo scopo, ci pare utile ricordare all'investitore e al lettore ciò che successe 12 mesi fa, quando il mercato si avviò verso il 2016 carico di ottimismo, con il corso unanime delle banche di investimento a sostenere che "tutto è tranquillo e non ci sono rischi". Ne scriviamo in dettaglio domani, 19 dicembre, in The Morning Brief: le lezioni che ci sono arrivate dai mercati non le dobbiamo dimenticare.

Il rischio però c'era, e si è visto poi nel gennaio 2016: molti lo hanno pagato con i propri soldi, altri più fortuniati ci hanno guadagnato (e i nostri Clienti sono stati tra questi). C'è qualche somiglianza tra quella situazione e l'attuale euforia di Borsa?

Non faremo qui un'analisi di dettaglio, che stiamo invece elaborando per la gestione dei nostri portafogli modello: ciò che qui ci sembra utile mettere in evidenza è che il fatto che "oggi nessuno vede i segnali di un crollo" significa poco, anzi meglio significa proprio zero.

Ciò che successe lo scorso anno, tra gennaio e febbraio, non fu anticipato da un titoli del Sole 24 Ore che diceva "da domani le Borse scenderanno", perché non è così che funzionano le cose. Le cose funzionano così: che fino ad un certo gionro, la maggioranza dice "che va tutto bene", poi dal giorno dopo la maggioranza ne dubita. E vende.

Succede in Borsa, come succede per Trump oppure per il Referendum. La gestione dei rischi è la gestione di ciò che NON è già previsto, e noi in Recce'd in questo siamo piuttosto bravi, almeno sulla base delle passate esperienze.

Mercati oggiValter Buffo