A chi serve aumentare il capitale del Monte dei Paschi di Siena?
Oggi 24 novembre 2016 si svolge una Assemblea dei Soci di Banca MPS che, a sentire i Vertici della Banca, dovrà perr forza andare bene. Perché è in gioco la vita dell'Istituto, e non esite un Piano B.
Ricodiamo ai nostri lettori che cosa è Banca MPS: è un Istituto regolato e Vigilato dalla Banca di Italia, e per ciò che rigurda le operazioni sul capitale anche da CONSOB. Uno di quelli che hanno "tutte le possibili autorizzazioni".
Istituto che, solo pochi mesi fa, alla fine del 2013, epoca della più recente emissione di azioni, fu presentato a tutto il pubblico italiano, da altre Istituzioni, Società, SGR, SIM di gstsione, SIM di consulenza, Reti di promotori (tutte realtò "autorizzate da Banca d'Italia e CONSOB"), come un affare solidissimo, come l'affare del secolo. Da operatori poco informati, oppure spregiudicati, ed in qualche caso veri e propri imbroglioni. Rispetto ai valori di fine 2013, oggi il titolo vale in sostanza NULLA (grafico sopra).
Oggi si propone al pubblico di "salvare" la Banca attraverso un aumento di capitale di 5 miliardi di euro. Noi di Recce'd torniamo, ancora una volta a chiedere a che cosa serve. O meglio: a chi serve?
E' chiaro che sono in gioco gli interessi degli obbligazionisti (gli azionisti ormai sono stati di fatto azzerati) e dei dipendenti. Con entrambi, Recce'd è solidale, e ne rispetta la grave preoccupazione. Ma la nostra domanda per loro è: davvero si migliora la loro situazione raccontando delle balle, vendendo delle illusioni?
Il presidente del Consiglio dichiarò tre mesi fa che "in Italia ci sono troppe banche": tenere in vita una di queste, probabilmente una di quelle meno stabili, una delle più scassate, peggio gestite, a chi serve? Quali scopi si propone?
Rilanciare questa banca come business efficiente? Via, siamo seri! Qui non si "salva" la Banca, si salvano alcune specifiche persone, la Banca ha il destino più che segnato, e tutti i soldi spesi negli ultimi mesi sono soldi spesi per fare gli interessi di alcuni privati. Non del pubblico, che continua e continuerà a pagare per tenere in "vita artificiale" uno dei tanti Zombie italiani.
Ai nostri lettori ricordiamo ancora una volta che le "autorizzazioni di CONSOB e Banca d'Italia" non sono autorizzazioni di merito: guardano solo a requisiti formali, e non alle questioni di sostanza per il Cliente risparmiatore. Come questa e tante altre storie hanno concretamente dimostrato.