Dove Recce'd può fare (e farà) la differenza (parte 16)
Il commento più azzeccato, tra le migliaia che abbiamo letto, su questo inizio del 2016, che per gli Stati Uniti è il peggiore nella intera storia dei suoi mercati finanziari, viene da un gestore di Fondi Hedge, Howard Marks di Oaktree Captal Gorup, che ieri diceva
“The market is manic depressive. It swings from seeing only the positives to seeing only the negatives and from interpreting everything positively to interpreting everything negatively.”
E' proprio così: si passa da un estremo per cui tutto è positivo ad un altro estremo per cui tutto è negativo. Ma in una cosa Marks si sbaglia, perché NON E' VERO che si tratta di un problema psicologico, di "manie depressive". Non è un problema di psicologia ma un ben più concreto problema di conto economico.
La verità è, e noi di Recce'd da anni ne parliamo ai nostri Clienti, che l'industria del risparmio è costretta ad operare così dalle sue stesse strutture. Le Reti di vendita, e dietro di loro le banche di investimento, sono "costrette" ad essere sempre tutte ottimiste, anche quando non ce n'è ragione (rileggete oggi la vera e propria cagnara fatta un anno fa sul QE di Draghi, e guardate ad oggi quali sono i risultati).
Poi, quando il vento cambia, tutte debbono allinearsi e diventare "più pessimiste dei pessimisti", per non correre il rischio di rimanere indietro. Come ci spiegava un amico che lavora proprio in una di queste strutture, "preferisci sempre dare messaggi ottimistici, perché è sempre meglio rischiare che non avere segnalato un'occasione di guadagno". Fino a che l'industria funziona così, chi si affida alle banche globali di investimento ed alle Reti di private banking sarà sempre segnato, e finirà sempre per subire i danni di scelte che sono sempre guidate dai meccanismi di retrocessione delle commissioni.
Per questo Recce'd fa la differenza: noi vi produciamo servizi di investimento che non ci vendono costretti a fare il tifo per quella o questa visione del mondo, che non ci costringono ad essere sempre troppo ottimisti, e soprattutto che ci mettono nelle condizioni di guardare sempre e solo alla realtà dei fatti ed ai dati. Guardando ai fatti, ai dati, ed utilizzando metodi avanzati per valutare i titoli e costruire il portafoglio (invece della solita paccottiglia di "asset allocation strategica", medie mobili, analisi del trend e altri vecchi arnesi) potrete vincere anche quando gli altri perdono, e potrete guadagnare anche se gli indici scendono. Se i mercati hanno difficoltà, non è detto che voi dobbiate essere travolti.
E chiudiamo con un accenno alla stretta attualità: leggete le parole che sguono, e chiedetevi cosa fare sui vostri portafogli. Ma subito, ora, senza aspettare.
Analysts have assembled the worst outlook for global corporate earnings in seven years. Debt investors are paying the most in three years to protect against defaults by North American companies. China burned a record amount of its foreign-exchange reserves last month to stem a plummet in the yuan. The Federal Reserve raised interest rates for the first time in nearly a decade, removing what some saw as an extra leg of support for global markets.