"Don't fight the Fed": ma funziona davvero?

Chi ha avuto la pazienza e la possibilità di seguire il nostro bollettino quotidiano (The Morning Brief) negli ultimi 5 giorni (dal 31 agosto al 4 settembre) ha potuto toccare con mano il livello altissimo di incertezza che si è raggiunto a proposito del prossimo rialzo e in generale a proposito della Fed. L'incertezza deriva non solo dai dubbi (crescenti) sulla forza dell'economia negli Stati Uniti e nel resto del mondo, e non solo dalla volatilità (crescente) di tutti i mercati finanziari. L'incertezza ha raggiunto il livello massimo degli ultimi anni perché, nelle parole degli stessi membri del Board della Federal Reserve, ci sono dubbi sull'efficacia delle politiche monetarie "non convenzionali", sia per ciò che riguarda la capacità di queste politiche di rilanciare la crescita dell'economia reale, sia per ciò che riguarda la capacità delle Banche Centrali di incidere sul tasso di inflazione. Abbiamo documento e dettagliato tutto questo nel nostro The Morning Brief per cinque giorni consecutivi, e quindi non vogliamo ripeterci: qui ci limitiamo a sottolineare che proprio questi dubbi crescenti spiegano perché la Fed ha da tempo deciso di procedere comunque con un primo rialzo, nella convinzione che l'obiettivo da privilegiare oggi è la "normalizzazione" della politica monetaria e il riassorbimento della "excess liquitiy" (grafico qui sotto). Ed ora arriviamo alla domanda del titolo: tra gli operatori questa frase ricorre spesso, ed è stata usata (ed abusata) fino a qualche mese fa da molte Reti di private banking per spiegare ai Clienti che la scelta vincente era il LONG EVERYTHING: che vuole dire andare "lunghi" di tutto, specialmente di azioni e di obbligazioni di scarsa qualità. Recce'd non ha mai spostato questa linea, anzi la ha combattuta, e nei Post di questo Blog noi abbiamo più di una volta spiegato il perché. Ciò che oggi ci preme di sottolineare è che, anche nel caso in cui vi risulti convincente la linea del "Don't fight the Fed", farete bene ad assicurarvi prima di avere capito bene quello che la Fed vuole fare. Perché in molti casi, dopo si scopre che molti non avevano capito affatto quello che la Fed intendeva fare, e per questo la regoletta "Don't fight the Fed" porta a conclusioni del tutto sbagliate, e i danni a quel punto sono già fatti.