Don't fight the Fed? Ok. La BCE invece si

Con il Bund decennale che torna sopra lo 1% di rendimento a scadenza, e il Treasury che si avvicina al 2,50%, possiamo parlare di "fase storica che si chiude". Chi aveva scommesso sul fatto che la BCE avrebbe evitato ogni fase di storno dei mercati obbligazionari ha subito una bruciante smentita, ed in soli 60 giorni. Ora l'investitore deve riflettere sul fatto che, da anni, la gran parte delle banche globali e delle Reti di vendita procede allineata a fare "la coda del cane" (the dog that wags the tail) alle Banche Centrali, spiegando ai Clienti che sono Istituzioni invincibili. Le perdite sui portafogli in obbligazioni di questo 2015 portano a concludere l'opposto: non solo sono "vincibili", sono anche attaccabili in modo molto aggressivo. Don't fight the Fed è una regola che vale in qualche caso, ma che in altri casi costa molto cara. Per questo non la abbiamo mai adottatata e a maggior ragione non lo faremo in futuro. E se qualche lettore avrà la pazienza di tornare indietro in questo Blog, due mesi fa circa troverà un Post che spiega che uno dei grandissimi rischi per il mercato internazionale erano allora (e sono oggi) le obbligazioni. Due mesi fa, con il Bund a 0,06% di rendimento, a qualcuno sarà sembrata una follia: oggi, è la realtà che abbiamo davanti agli occhi. Ed è presto per dire dove finirà questo movimento al rialzo, e cosa potrà fermarlo: di certo, oggi i mercati obbligazionari sono fuori dal controllo di Draghi e Yellen.