Perché siamo ancora nella palude? (parte 2)

La sorpresa più grande di questo 2015, almeno per quello che ci riguarda, è che le "grandi banche globali" stanno via via prendendo le distanze dalle Banche Centrali: nonostante il fatto che le stesse grandi banche globali sono senza dubbio le maggiori, se non le uniche, beneficiarie delle politiche di "estremismo monetario" ovvero di QE. Vi abbiamo segnalto, negli ultimi mesi, le parile di JP Morgan e di Citigroup, oggi ve ne riportiamo di ancora più forti, scritte da Deutsche Bank. Il tema è quello dell'"ottimismo forzato" sull'economia, di cui noi di Recce'd scriviamo da anni più o meno usando questi stessi termini. Il punto della questione è quello che vedete rappresentato dal grafico più in basso, che è tratto dalla prima pagina del Wall Street Journal: e quando si mette quel grafico a confronto con l'indice di Borsa, è impossibile non chiedersi come sia possibile avere gli indici su valori mai visti prima a fronte di una'economia che ha sensibilmente ridotto il suo potenziale di crescita economica. Quali dati futuri vengono scontati nei prezzi di oggi? Anche i banchieri centrali dovrebbero chiarire questo punto, vista la loro insistenza (Constancio della BCE nell'ultimo weekend) sul fatto che "non si vedono segnali di sopravvalutazione nei mercati". Per usare l'espressione di Deutsche Bank, possiamo solo augurarci che non siano, anche a questo proposito, "horribly wrong".

Truth be told, we think the Fed is obliged to talk up the economy because if they were brutally honest, the economy what vestiges of optimism remain in the domestic sectors could quickly evaporate.

At issue is whether or not the Fed in particular but the market in general has properly understood the nature of the economic problem. The more we dig into this, the more we are afraid that they do not. So aside from a data revision tsunami, we would suggest that the Fed has the outlook not just horribly wronghorribly wrong, but completely misunderstood.

 

... the idea that the economy is “ready” for a removal of accommodation and that there is any sense in it from the perspective of rising inflation expectations and a stronger real growth outlook is nonsense

Valter Buffo