Il silenzio della BCE è un urlo disperato

Questa mattina, giovedì 7 maggio, il rendimento del Bund decennale ha toccato lo 0,77% (settantasette punti base): a metà marzo, era allo 0,07% (sette punti base). E' cresciuto di undici volte: mai successo nulla del genere nella storia che si ricorda. Sopra ogni altra cosa, spicca l'imbarazzatissimo silenzio della BCE: per un anno e mezzo, dalla BCE, sono intervenuti ogni giorno a ricordarci che il mercato doveva andare in una certa direzione, che la Banca Centrale aveva il pieno controllo, e che non c'erano rischi di sorta. Da dieci giorni, nulla, zero, zip: neppure una parola su quello che è, senza dubbio, il sigillo sulla fine di una fase di mercato ed anche, probabilmente, un episodio che farà la storia dei mercati. Come si spiega questo silenzio? Noi di Recce'd crediamo ci sia una sola spiegazione possibile: a Francoforte, ma anche in ogni altra parte del mondo, i burocrati non capiscono i mercati. Non li hanno mai praticati, e non sanno come funzionano. Per questo inducono gli investitori a confondere le speranze con le certezze: e per questo, alla fine, perdono sempre la partita coi mercati. Perché non li capiscono: e sicuramente, di quello che si è messo in moto nei mercati obbligazionari dell'Eurozona non ci capiscono nulla.  Sarà interessante vedere se le prossime mosse riporteranno la situazione alla calma, oppure se ci saranno altri danni.