Il Bund non è più "safe"?

Il crollo improvviso dei prezzi delle obbligazioni a inizio maggio ci conferma in alcune convinzioni che abbiamo già esposto, più di una volta. Proviamo a riassumere in breve:

  1. non esiste un "safe haven": persino il Bund, per definizione l'investimento sicuro, può perdere il 6% in sei sedute (sul prezzo) in questo mercato distorto dalle immani immissioni di liquidità delle Banche Centrali
  2. le Banche Centrali non controllano, se non per periodi brevi, i mercati: passati gli effetti degli annunci, il mercato torna al suo naturale funzionamento, ed i prezzi possono e potranno salire ma anche scendere nonostante 60 miliardi di euro di acquisti ogni mese da parte di Draghi
  3. il rischio di mercato esiste, e continuerà ad esistere: le politiche di QE possono solo spostare in avanti, oppure di lato, il rischio, che però rimane quello di prima, e rispunta fuori proprio quando sembrerà di averlo eliminato.

Da queste considerazioni, la cui validità è generale, scendiamo all'attualità: oggi, 5 maggio, sono trascorsi dieci giorni dall'ultima dichiarazione pubblica della BCE: di questo drammatico calo dei prezzi delle obbligazioni in Eurozona (si stama una distruzione di ricchezza di 360 miliardi) nessuno dalla BCE ha detto nulla. Neppure una parola: un silenzio imbarazzato. Eppure, il mercato ha dato uno schiaffo forte e proprio sul viso alla BCE ed alle sue promesse ottimistiche, azzerando del tutto i ribassi dei tassi dell'intero 2015, come si vede chiaramente nel grafico che accompagna questo Post. Adesso, attendiamo una reazione. Ma che cosa potrà fare Draghi, adesso? Rilanciare con un QE ancora più ampio? Quella strada a noi pare impraticabile. E quindi? Dovrà probabilmente fare buon viso a cattivo gioco ed accettare che il mercato prevale, spiegando che i tassi salgono perché "le prospettive delle economie sono migliorate".

Ma se qualcuno dicesse così, direbbe il falso: quello che è successo a inizio maggio è puro risk management. Il mercato si è ricordato che con le obbligazioni si possono anche perdere soldi, Draghi o non Draghi. E sarà casì anche nei prossimi mesi: quindi, occhi aperti ed antenne dritte.