Rendimenti di lungo periodo: parte 2

In questo blog il 22 aprile abbiamo scritto dei rendimenti di lungo periodo: è utile riprendere l'argomento utilizzando un recente articolo sulle medie storiche. Utile, e anche divertente, è il leggere la ricostruzione del tipico argomento commerciale utilizzato per "piazzare" portafogli bilanciati di fondi comuni di investimento. Si fa osservare che

Based on the previous fifty or eighty years’ worth of data, an Englishman in 1910 would have concluded that Britannia would always rule the waves. A Frenchman in 1788 would have concluded that France would always be a monarchy. A Papal advisor in 1515 could have used 1,000 years’ of data to conclude that the Vatican would remain the supreme power in Europe indefinitely. Intelligent men and women did exactly this, in their millions.

L'articolo inoltre cita fonti scientifiche che hanno prodotto abbondante evidenza sulle distorsioni indotte da queste medie storiche: in questo post ci limitiamo a segnalare un ampio lavoro di Mebane Faber che sottolinea l'importanza di avere il controllo del maximum drawdown. Ma senza bisogno di scomodare l'accademia, è la semplice osservazione dei mercati che ci dice che oggi è non solo inutile, ma dannoso costruire il portafoglio sulla base delle medie storiche di rendimento e rischio: i fatti osservati nel mese di giugno 2013 sono una conferma evidente.