Lo shutdown è finito.
Ora non potrà più distorcere la realtà a beneficio di questo o di quello.
E questo dovrebbe aiutare la Federal Reserve a decidere, tra poche settimane.
Ci avete già pensato? Avete già analizzato la cosa, con il vostro private banker (o family, o personal, o direct, o …?
Durante lo shutdown la probabilità di un nuovo, ulteriore taglio del costo del denaro in dicembre è scesa dal 100% di settembre al 50% di oggi.
Il che significa: dalla certezza, al tirare per aria la monetina, come fa l’arbitro prima chi inizi la partita.
Voi, con la vostra analisi e con il vostro wealth manager, che cosa ne pensate?
Leggete qui sotto, nell’immagine, i tre punti-chiave di questa decisione:
tariffe ed inflazione
segnali di debolezza nel mercato del lavoro
politica restrittiva oppure neutrale
La vostra analisi, le vostre valutazioni, il vostro financial advisor, a quali conclusioni vi portano, per la vostra attuale asset allocation e per le future scelte di gestione del portafoglio?
Comperare? Vendere? Stare fermi?
Azioni, obbligazioni, valute, oro, argento, petrolio?
Fondi Comuni, singoli titoli, ETF, derivati, opzioni?
E’ finito lo shutdown.
Ma durante lo shutdown, non si è fermato tutto.
Alcune cose hanno continuato ad andare avanti.
Questo come incide?
E poi c’è anche quest’altra cosa …
… e questa, come la valutate, voi lettori?
cambia qualche cosa? E che cosa?
Insomma, le cose stanno andando bene, molto bene, oppure benissimo (come sostiene Trump)?
Oggi lo sport nazionale, anzi globale, è quello di “fare finta di non vedere”.
Esistono gravi squilibri? Esistono urgenze di cui nessuno si occupa? Esistono rischi di crollo?
Facciamo finta di non vedere.
Tutti: i media, i social, i commentatori su CNBC e Bloomberg TV.
“Meglio se evitiamo l’argomento”.
Il promotore finanziario a voi ripete sempre: “tutto continuerà come sempre. Non vendete le polizze ed i Fondi Comuni. State sempre tranquilli.”.
Fare finta di non vedere. Oppure di non capire.
A voi, questo sembra il “solito scandalo sessuale di un Presidente americano? Da Clinton a Kennedy?”. A noi, in Recced’, invece no. Non c’è nulla di simile.
A voi, questo sembra “un problema di vita privata che ha nulla a che vedere con i mercati finanziari?”. A noi, in Recce’d, invece no. Tanta dell’urgenza commentata nella precedente serie di Post va spiegata (anche) con questo..
A voi, questo sembra “un altro capitolo della guerra fra desta e sinistra?”. A noi, in Recce’d, invece no. Destra e sinistra, qui, non c’entrano proprio nulla. Noi siamo certi che non si tratta di “un modo per i Democratici per distrarre l’attenzione del pubblico”.
E da che cosa, esattamente?
Potrebbe, questa vicenda, influenzare il debito pubblico, ii prezzi dei Titoli di Stato, la Borsa di New York, le Borse europee, i prezzi dei BTp?
Noi, in Recce’d, pensiamo che sì, potrebbe.
Insieme con altre, che stanno per arrivare addosso a tutti quelli che “fanno finta di non vedere”.
Non c’è pace, non c’è tranquillità.
C’è bisogno, ogni giorno, di inventarne una nuova.
Perché, lo sanno tutti: la situazione non è sostenibile, come è oggi, ed il sistema è fragile.
Tutto il sistema è fragile: la parte politica, la parte internazionale, la parte delle istituzioni e ovviamente tutti i mercati finanziari.
E da qui, viene l’ansia collettiva.
Domenica il presidente Donald Trump ha proposto l'idea di pagamenti di almeno 2.000 dollari alla maggior parte degli americani per dimostrare i benefici della sua politica tariffaria.
"Chi è contrario ai dazi è uno stupido! Ora siamo il Paese più ricco e rispettato del mondo, con un'inflazione quasi nulla e un prezzo di borsa record", ha dichiarato Trump in un post su Truth Social. "Un dividendo di almeno 2.000 dollari a persona (escluse le persone ad alto reddito!) sarà pagato a tutti".
Questo è avvenuto il giorno dopo che Trump, in un altro post su Truth Social, aveva proposto pagamenti diretti ad alcuni americani per l'acquisto di assistenza sanitaria, al posto dei sussidi dell'Obamacare.
