(13/11 06:30) Inquietudine tra shutdown e delirio (2)
Come Recce’d spiega nelle due serie di Post che precedono questa, le sorprese sono in arrivo.
E saranno grandi sorprese, come noi di Recce’d vi abbiamo anticipato.
L’ultima idea fatta circolare è questa che noi vi facciamo leggere.
Ritornare agli stimulus checks di Biden: soldi dello Stato (ovvero, i soldi nostri) indirizzati direttamente nelle tasche dei cittadini, di alcuni cittadini scelti dallo Stato. Non fu una bella idea, a giudicare dagli usi che ne sono stati fatti.. Ma Donald oggi vuole assolutamente ripetere la cosa.
Voi direte: ma adesso non c’è il COVID! Non c’è la recessione, oggi!
E Trump vi risponderà: e chissenefrega! Sono per mé, questi.
Non sono stati rivelati ulteriori dettagli. In un'e-mail di domenica sera, un portavoce della Casa Bianca ha affermato che l'amministrazione Trump si impegna a utilizzare al meglio i proventi dei dazi a beneficio del popolo americano.
La scorsa settimana, la Corte Suprema degli Stati Uniti si è mostrata scettica sul fatto che Trump avesse l'autorità di imporre i cosiddetti dazi reciproci in base ai poteri di emergenza. Trump ha avvertito che l'annullamento dei dazi sarebbe un "disastro" per gli Stati Uniti e ha affermato che i proventi dei dazi sarebbero stati in gran parte utilizzati per estinguere il debito nazionale.
La serie di dazi di Trump ha già raccolto decine di miliardi di dollari. Trump ha precedentemente accennato alla possibilità di inviare assegni di stimolo economico provenienti dai proventi dei dazi, proponendo a ottobre assegni del valore di 1.000-2.000 dollari, e ad agosto sono stati proposti assegni di rimborso da 600 dollari.
L'invio di tali assegni richiederebbe probabilmente l'approvazione del Congresso.