Longform'd. Arriva lo spike: i mercati finanziari dell'estate 2022
Ci sono segnali, in arrivo dai mercati finanziari, che ci portano a concludere che la fase di mercato estiva, nel 2022, si presenta come adatta, ed anzi adattissima, ad uno “spike”.
Con il termine “spike” gli operatori di mercato intendono un movimento di uno o più indice di mercato, di uno o più prezzi, di particolar rapidità e di particolare ampiezza.
Quello che vedete qui sopra è il movimento del rendimento del Titolo di Stato USA a 10 anni la settimana scorsa: vi confessiamo che noi non ricordiamo di avere mai visto una settimana come questa.
Abbiamo scritto, in decine di occasioni, che “in questo 2022 è inutile seguire le oscillazioni giorno-per-giorno dei prezzi di mercato”, perché tutti i mercati finanziari sono alla deriva ed anno perso ogni ancoraggio, ogni riferimento, ogni porto sicuro.
La sola chiave nella quale vi potrà essere utile di seguire il giorno-per-giorno è quella che noi vi proponiamo in questo Longform’d: ricavarne la percezione dello stato di tensione, di inquietudine, di nervosismo che predomina tra gli operatori di mercato.
Proseguiamo con una seconda immagine.
In settimana da Goldman Sachs abbiamo ricevuto questo grafico, con le (loro) previsioni per i tassi ufficiali di interesse degli Stati Uniti.
Venerdì pomeriggio, 5 agosto 2022, il grafico era già da rifare: è stato sufficiente un solo dato, il dato USA per l’occupazione.
Anche questo è un segno dei tempi: ed in particolare, dello stato nel quale si trovano oggi i mercati finanziari.
Dove tutto cambia, e tutto si trasforma, ad una velocità incredibile.
Potete ricavare il medesimo messaggio osservando un secondo grafico di Goldman Sachs, anche questo fatto circolare proprio questa settimana.
Vedete qui sopra che le previsioni per la crescita del PIL cambiano molto rapidamente: non soltanto quelle di Goldman Sachs, di JP Morgan oppure di Morgan Stanley: anche le previsioni della stessa Federal Reserve, che vedete rappresentate nel grafico che segue.
Questi rapidi cambiamenti, ovviamente, hanno delle implicazioni, a volte molto forti, per i prezzi sui mercati finanziari.
Un esempio ve lo offriamo nell’immagine che segue.
Lasciamo ai nostri lettori il divertimento, di legare fra di loro le notizie, i cambiamenti delle previsioni, ed i movimenti dei prezzi sui mercati finanziari.
Noi facciamo proprio questo lavoro, per arrivare poi a determinare la composizione, e le modifiche successive, dei nostri portafogli modello: documentando la quotidiana evoluzione delle stime per i rendimenti e per il rischio di ribasso o downside attraverso il The Morning Brief.
Ovvio che si tratta di saper leggere, di sapere scegliere le notizie, e poi anche di sapere analizzare: un esempio recentissimo è quello degli utili trimestrali delle Società quotate. Attraverso i media è stato fato passare un messaggio, a proposito degli utili trimestrali comunicati nelle ultime settimane, che molto semplicemente non corrisponde alla realtà dei fatti.
Per questo, dopo avere registrati i numerosissimi segnali di tensione, noi ci siamo decisi a scrivere di uno “spike” in arrivo: uno “spike” che i lettori che sono anche investitori farebbero bene ad anticipare con adeguati movimenti del portafoglio titoli. Su questo, siamo interessati a confrontarci con i lettori, che ci trovano disponibili ai consueti recapiti.
La situazione di tensione è destinata, a nostro avviso, a trovare sfogo in uno “spike” a causa del fatto che gli squilibri che hanno caratterizzato i mercati finanziari negli ultimi anni, NON si sono ridotti, nel corso del 2022, ma se possibile si sono ulteriormente ampliati.
Un esempio lo trovate nel grafico che segue.
Gli squilibri, invece che ridursi, sono aumentati nel 2022, e necessariamente arriveranno al punto di collasso, punto nel quale uno o più “spikes” interesseranno i prezzi sui mercati finanziari.
Molti investitori oggi pensano che tutti siamo ancora dentro il quadro dei colore azzurro del grafico che chiude il Longform’d.
Non hanno ancora capito: se ci avessero seguito con maggiore attenzione, oggi saprebbero che ci troviamo invece dentro il riquadro di colore viola dell’immagine conclusiva.