Le tante buone notizie dell'agosto 2022
La gestione di portafoglio necessita della capacità di anticipare, almeno in parte, l’evoluzione dei mercati, e quindi inevitabilmente delle economie reali sottostanti, come pure della politica, della geopolitica, della società e persino della cultura.
Anticipare, è indispensabile, per una gestione del portafoglio che intenda produrre risultati positivi, ma non solo: risultati costanti e ripetuti nel tempo, mantenendo lo spazio di ribasso (minusvalenza, ovvero downside) del portafoglio nel suo insieme all’interno di un limite moderato.
Questo è il nostro mestiere. Questi sono i nostri risultati, raggiunti con i portafogli modello e le nostre raccomandazioni di carattere generale.
La capacità di anticipare è ciò che ci ha consentito, anche in questa occasione, di NON attribuire grande importanza al Simposio di Jackson Hole, e poi di leggere senza alcuna ansia il (brevissimo) intervento di Jerome Powell (8 minuti) che tutto il Mondo ha atteso con il fiato sospeso.
Recce’d, per dirla tutta, da mesi e mesi vi ripete: “ma che cosa volete che dicano?”.
Non hanno spazio per manovrare, non hanno strumenti, non hanno facoltà di scelta: dicono quello che sono costretti (dai fatti, dalla realtà) a dire, e fanno (molto meno di) quello che sono costretti a fare (dalla realtà, e dai fatti.
Sono costretti: loro, le donne e gli uomini “più potenti del Pianeta” (secondo la retorica del Corriere della Sera, del Sole 24 Ore, dei media internazionali, di Goldman Sachs e compagnia, di Mediolanum e compagnia cantante), oggi non possono decidere nulla. ma proprio nulla: devono, semplicemente, piegare i propri sogni ad occhi aperti, rivoltare la giacchetta, ritornare sui propri passi, smentire le loro stesse parole.
La realtà domina: domina i mercati finanziari, e domina anche le (molto meno potenti) Banche Centrali.
Prendiamo ad esempio il recentissimo e chiacchieratissimo dato del 10 agosto per l’inflazione USA: moltissimi osservatori, poco competenti e poco responsabili, erano immediatamente balzati in piedi strillando del “picco dell’inflazione” e del “pivot della Federal Reserve”.
Supportati, nel fare questo da parole spese con scarsa attenzione e scarsa responsabilità dal Chairman Powell nella conferenza stampa del 27 luglio precedente (“i tassi ufficiali di interesse oggi sono in una zona neutrale”).
Abbiamo scritto nella pagina Twit Twoo del sito, a commento del dato USA per l’inflazione in data 10 agosto: “per la nostra strategia queste sono buone notizie”.
Sinteticamente noi spiegammo le nostre ragioni in quello stesso giorno: ma oggi, a distanza di soli 15 giorni, ecco che arriva una spiegazione ben più autorevole, ben più dettagliata, e ben più leggibile: ce la offre niente meno che Jerome Powell in persona.
Per questa ragione, dedichiamo il Post a ciò che ha detto Powell ieri 26 agosto 2022: ci prendiamo un po’ di tempo per divertirci. C’è proprio nulla di nuovo, in ciò che ha detto ieri Powell: nulla che, in questo stesso Blog, non fosse stato anticipato ormai da settimane. Lo potete verificare rileggendo le sue parole nella sintesi che noi abbiamo tradotto per i lettori in italiano qui sotto.
Nulla di utile, nelle parole di Powell: nulla di utile in particolare per la gestione di portafoglio. I nostri portafogli modello sono da molti mesi posizionati in moto tale da guadagnare, e molto, proprio a fronte dello scenario che proprio ieri Powell ha comunicato al Mondo. Di questo, e solo di questo, si occupa la gestione del portafoglio di investimenti finanziari (sia di portafogli modello, sia di portafogli cosiddetti personalizzati).
Chi, al contrario, è rimasto posizionato in modo diverso, aspettando … il Vento caldo del Sud, adesso deve darsi da fare. Deve rincorrere: in qualche caso, correre all’indietro. Il Vento del Sud non arriva e non arriverà, e vi toccherà di remare a tutta forza, per trovare un punto riparato dalla tempesta.
Noi ci divertiamo un po’, in questo Post: ve lo confessiamo, la lettura del Post risulterà inutile, a tutti quelli che hanno letto con attenzione il nostro lavoro nel Blog negli ultimi mesi. Ci divertiremo un po’, a ripetere cose già dette, e a mostrare ai lettori come i medesimi fatti, rivisti a distanza di qualche settimana oppure mese, risultano … diversi da come inizialmente erano sembrati alla massa degli investitori.
Abbiamo aggiunto qualche sintetico commento, tanto per spezzare il ritmo. Buona lettura.
Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell si è impegnato a fermare l'inflazione, avvertendo che si aspetta che la banca centrale continui ad aumentare i tassi di interesse in modo da causare "qualche dolore" all'economia statunitense. Nel suo atteso discorso politico annuale a Jackson Hole, nel Wyoming, Powell ha affermato che la Fed "userà con forza i nostri strumenti" per attaccare l'inflazione, che continua ad essere vicina al livello più alto degli ultimi 40 anni. Anche dopo una serie di quattro aumenti consecutivi dei tassi d'interesse per un totale di 2,25 punti percentuali, Powell ha affermato che "non è il caso di fermarsi o di fare una pausa", anche se i tassi di riferimento si trovano probabilmente in un'area considerata né stimolante né restrittiva della crescita.
COMMENTO: a fine agosto 2022, risulta curioso leggere che dopo avere promesso soltanto 12 oppure 18 mesi fa un “prolungato boom economico” adesso ci si ritrovi attorno al tavolo a spartirci “qualche dolore”. Quella politica monetaria, di 12 oppure 18 mesi fa, è stata davvero un disastro, alla prova dei fatti. Il “dolore” che Powell ci promette lo sopporteranno anche tutti i portafogli titoli del Mondo: soltanto pochi investitori ricaveranno da questa situazione i guadagni, molto ampi, che la situazione oggi mette a disposizione.
"Se da un lato l'aumento dei tassi di interesse, il rallentamento della crescita e le condizioni del mercato del lavoro più morbide faranno scendere l'inflazione, dall'altro comporteranno un certo dolore per le famiglie e le imprese", ha dichiarato nelle sue osservazioni preparatorie. "Questi sono gli sfortunati costi della riduzione dell'inflazione. Ma il mancato ripristino della stabilità dei prezzi comporterebbe un dolore ben maggiore". Le azioni sono scese dopo il discorso di Powell, con il Dow Jones Industrial Average in calo di oltre 500 punti. I rendimenti del Tesoro sono scesi dai massimi della sessione. Le osservazioni arrivano in mezzo a segnali che indicano che l'inflazione potrebbe aver raggiunto il suo picco, ma non mostra segni evidenti di declino.
COMMENTO: ecco spiegato perché in quel 10 agosto 2022 Recce’d scrisse in sede pubblica a proposito di “buone notizie per la nostra strategia di portafoglio”. Powell lo spiega benissimo.
Due indicatori molto osservati, l'indice dei prezzi al consumo e l'indice dei prezzi delle spese per i consumi personali, hanno mostrato prezzi poco variati nel mese di luglio, grazie soprattutto a un forte calo dei costi energetici. Allo stesso tempo, altri settori dell'economia stanno rallentando. In particolare, l'edilizia abitativa è in rapido declino e gli economisti prevedono che l'enorme impennata di assunzioni registrata nell'ultimo anno e mezzo si raffredderà. Tuttavia, Powell ha avvertito che l'attenzione della Fed è più ampia di uno o due mesi di dati e che continuerà a spingere finché l'inflazione non si avvicinerà all'obiettivo a lungo termine del 2%.
COMMENTO: sembra proprio che secondo Powell tutta intera la storia del “pivot” che ha dominato sui media da un mese a questa parte fosse un abbaglio, una sciocchezza oppure peggio, un argomento da televendita per i materassi
"Stiamo spostando il nostro orientamento politico in modo mirato verso un livello sufficientemente restrittivo per riportare l'inflazione al 2%", ha dichiarato. Guardando al futuro, il leader della banca centrale ha aggiunto che "il ripristino della stabilità dei prezzi richiederà probabilmente il mantenimento di una politica restrittiva per qualche tempo. I dati storici ci sconsigliano di allentare prematuramente la politica".. L'economia è reduce da trimestri consecutivi di crescita negativa del PIL, una definizione comunemente accettata di recessione. Tuttavia, Powell e la maggior parte degli altri economisti ritengono che l'economia sottostante sia forte, anche se in rallentamento. "In sostanza, Powell sta chiaramente affermando che in questo momento la lotta all'inflazione è più importante del sostegno alla crescita", ha dichiarato Jeffrey Roach, capo economista di LPL Financial.
COMMENTO: tra gli operatori e nelle banche di investimento, sono stati fatti sforzi eccezionali per mentire a proposito del tema “recessione”: si è fatto ogni sforzo per convincere la massa degli investitori “retail” che la “recessione” è quella cosa che c’è stata nel primo semestre 2022; Recce’d per tutto il semestre vi ha scritto di fare attenzione: la “recessione” quando arriva, NON è questa cosa qui che stiamo vedendo oggi (con tutte le implicazioni, ovvie, per la gestione del portafoglio titoli)
Al punto
Il discorso è stato insolitamente breve. Mentre i leader della Fed, compreso Powell, hanno spesso usato il simposio di Jackson Hole come un'opportunità per delineare ampi cambiamenti di politica, le osservazioni di Powell venerdì sono durate appena otto minuti. Ha introdotto il discorso osservando che "le sue osservazioni saranno più brevi, il mio obiettivo più ristretto e il mio messaggio più diretto". "La stabilità dei prezzi è una responsabilità della Federal Reserve e costituisce il fondamento della nostra economia", ha dichiarato Powell. "Senza la stabilità dei prezzi, l'economia non funziona per nessuno".
COMMENTO: siamo pienamente d’accordo con Powell, su questo punto; peccato che, nel Board della Federal Reserve, neppure un solo membro abbia sollevato questo medesimo punto, nel 2020 oppure nel 2021, quando si utilizzava con insistenza ed irresponsabilità il termine “transitorio”.
I mercati attendono la prossima riunione della Fed, che si terrà a settembre, per vedere se il Federal Open Market Committee, che stabilisce i tassi di interesse, adotterà un terzo aumento consecutivo di 0,75 punti percentuali. Powell ha dichiarato che la decisione "dipenderà dall'insieme dei dati in arrivo e dall'evoluzione delle prospettive". A un certo punto, con l'ulteriore inasprimento della politica monetaria, sarà probabilmente opportuno rallentare il ritmo degli aumenti". Al momento gli operatori prevedono un aumento di mezzo punto o di tre quarti di punto. Venerdì mattina, dopo il discorso di Powell, la probabilità di un rialzo di 0,75 punti era al 54,5%, secondo la misura FedWatch del CME Group.
COMMENTO: nulla spiega meglio delle parole dello stesso Powell che … non ce ne importa assolutamente nulla, se il il rialzo di settembre sarà dello 0,75% oppure dello 0,50%
Guardare alla storia
La Fed utilizza una lezione del passato come guida per la politica attuale. In particolare, Powell ha affermato che l'inflazione di 40 anni fa fornisce all'attuale Fed tre lezioni: Che le banche centrali come la Fed sono responsabili della gestione dell'inflazione, che le aspettative sono fondamentali e che "dobbiamo continuare a farlo finché il lavoro non sarà finito". Powell ha osservato che l'incapacità della Fed di agire con forza negli anni '70 ha causato il perpetuarsi di aspettative inflazionistiche elevate che hanno portato ai drastici rialzi dei tassi dei primi anni '80. In quel caso, l'allora presidente della Fed ha deciso di non intervenire. In quel caso, l'allora presidente della Fed Paul Volcker portò l'economia in recessione per domare l'inflazione. Pur affermando più volte di non ritenere la recessione un esito inevitabile per l'economia statunitense, Powell ha sottolineato che la gestione delle aspettative è fondamentale se la Fed vuole evitare un esito simile a quello di Volcker.
COMMENTO: Recce’d scrive e parla di Anni Settanta dall’estate del 2020; ovvero, da due anni; ecco come ricompensiamo i tati lettori del nostro sito dell’attenzione che ci dedicano; sul piano operativo, però, purtroppo era necessario agire di conseguenza proprio due anni fa, adesso … è un po’ tardi
All'inizio degli anni '80, "fu necessario un lungo periodo di politica monetaria molto restrittiva per arginare l'alta inflazione e avviare il processo di riduzione dell'inflazione ai livelli bassi e stabili che sono stati la norma fino alla primavera dello scorso anno", ha dichiarato Powell. Il nostro obiettivo è quello di evitare questo risultato agendo con risolutezza". Un concetto che sta plasmando il pensiero di Powell è la "disattenzione razionale". In sostanza, ciò significa che le persone prestano meno attenzione all'inflazione quando è bassa e più quando è alta.. "Naturalmente, l'inflazione è al centro dell'attenzione di tutti in questo momento, il che evidenzia un rischio particolare: Quanto più a lungo si protrae l'attuale fase di alta inflazione, tanto maggiore è la possibilità che le aspettative di un aumento dell'inflazione si radichino", ha affermato.
COMMENTO: anche con queste parole Recce’d è totalmente in accordo; ed anche in questo caso, il rammarico è che neppure un membro del Board della Federal Reserve abbia pronunciato queste identiche parole due anni fa, e poi un anno fa, e poi anche sei mesi fa.