Cartoline dall'estate 2021: da Wall Street

 

Da sempre, i mercati finanziari degli Stati Uniti (azioni, obbligazioni e valute) hanno dominato la scena internazionale: le ragioni sono da un lato le dimensioni relative (sono i più grandi di tutti) e dall’altro la potenza politico-militare degli Stati Uniti.

Solo pochi tra i commentatori di politica internazionale e/o geopolitica (e nessuno tra i commentatori di economia e finanza) sono stati fino ad oggi capaci di cogliere gli importanti segnali post-pandemia, che ci dicono che questa “supremazia degli Stati Uniti” è stata messa in discussione, e da entrambi i due punti di vista di cui abbiamo appena detto.

Soltanto la caduta di Kabul nel giorno di Ferragosto ha aperto gli occhi ad una minoranza: gli altri, ci devono ancora arrivare.

Fatta questa premessa, ai nostri lettori rimasti alla “supremazia degli Stati Uniti” può essere utile un aggiornamento sulla Borsa di New York, che anche nella settimana appena conclusa non ci ha fatto mancare i suoi “nuovi record di ogni tempo”.

La titolistica dei quotidiani è ossessiva, così come quella dei TG Economia, e più ancora quella di CNBC. E’ così tanto ossessiva perché si tratta di uno sforzo per allontanare il pubblico dalla realtà. In questo Blog abbiamo già spiegato perché in questi ultimi anni ha fatto comodo a molti (da Trump a Biden, da Powell a Lagarde a Draghi, da Goldman Sachs a JP Morgan, fino alle nostre Fideuram, FINECO, Azimut e compagnia cantante) allontanare l’attenzione del pubblico dalla realtà dei fatti.

E noi di Recce’d siamo qui anche per quello: regaliamo ai nostri affezionati lettori del Blog un solido ancoraggio con la realtà.

In questo Post vi raccontiamo della Borsa di New York, e soprattutto vi facciamo sapere quello che il promotore finanziario, il private banker, il consulente e il promotore finanziario a voi non raccontano. Mai: a voi, raccontano soltanto dei “nuovi record assoluti”.

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Il grafico qui sopra vi presenta la situazione statistica relativa ai nuovi massimi assoluto: se noi annualizziamo il dato 2021 (ovvero: dividiamo il numero di nuovi record assoluti tra gennaio ed agosto per 8, e poi moltiplichiamo per 12) vediamo che si ottiene il dato più elevato di sempre, o quasi.

Nel grafico qui sotto, potete vedere il medesimo dato, ma NON annualizzato.

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Questa statistica ha un significato operativo? Ci aiuta a capire? Soprattutto ci aiuta a decidere, ad operare, e modificare il nostro portafoglio? Le opinioni sono varie e qui sotto ne leggete una, che viene basata anche in questo caso sulla statistica.

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Noi di Recce’d amiamo le statistiche, e facciamo esercizi di statistica (per le nostre stime proprietarie dei futuri rendimenti e dei futuri rischi di ogni singolo asset finanziario nei nostri portafogli in titoli) ma allo stesso tempo crediamo che il dato statistico può essere solo una delle componenti per effettuare una scelta di investimento.

La storia, noi crediamo, non è un buon indicatore di quello che succederà sui mercati finanziari da domani in avanti. Ed in Recce’d guardiamo avanti, e non indietro.

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Come si dice nel grafico qui sopra, “le statistiche possono diventare auto-distruttive”, e questo risulta verificato in numerosi episodi della storia dei mercati finanziari (anche molto recenti). La statistica del grafico che leggete qui sopra è a nostro avviso un eccellente esempio.

Dicevamo in apertura della realtà intorno a noi: la realtà oggi che cosa ci dice? Un aspetto della realtà intorno a noi, se pensiamo a Wall Street, sono le previsioni delle grande banche di investimento, previsioni di cui parla il testo nell’immagine qui sotto. Previsioni nel senso di “quello che c’è nella testa delle persone nella realtà di oggi”, e non nel senso di “quello che poi accadrà in futuro nella realtà”.

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Le grandi banche di investimento, come Morgan Stanley (immagine sopra ed immagine sotto) oggi offrono ai loro Clienti una visione del mercato azionario che potrebbe essere definita “confusa”, ma che a ben guardare in realtà è “preoccupante”.

Morgan Stanley (sotto) dice che tra 10 mesi l’indice S&P 500 potrebbe essere a 4800 punti, ma pure potrebbe essere a 3700 punti.

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Se stiamo a ciò che dice Morgan Stanley, non c’è ragione a tenere in portafoglio titoli azionari quotati a Wall Street: c’è un downside (rischio di ribasso) nettamente più grande della possibilità di guadagno. Avere in portafoglio azioni USA, secondo le stime di Morgan Stanley, è una grossa fesseria.

Fatto che contrasta, ovviamente, con ciò che crede il pubblico degli investitori: la maggioranza dei quali, oggi, è sinceramente convinta che sia “assurdo” non avere posizioni LONG in azioni.

Merita di essere sottolineato, ancora una volta, che Morgan Stanley è proprio tra i capofila di quell’industria che ha messo nella testa del pubblico la convinzione che “le azioni non possono scendere”.

Un esempio concreto? Lo potete leggere anche qui sotto nella newsletter di uno dei moltissimi Talebani, quei fanatici che ogni giorno scrivono e cantano le lodi della Borsa di New York, il consulente Zacks (del quale vi scrivemmo anche in passato).

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E così, in Borsa “la festa continua”, come ci dice anche l’immagine qui sotto, anche se poi leggendo nel testo dell’immagine ci rendiamo conto che tra le grandi banche di investimento c’è anche qualcuno (pochi) che offre al pubblico degli investitori qualche osservazione meno Talebana, meno fanatica, e più ragionata e ragionevole.

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Abbiamo offerto in regalo al lettore, in questo Post, una serie di dati e commenti che aiuta il lettore a vedere i “nuovi record di Wall Street” da alcune angolazioni diverse, rispetto a quella che viene proposta dal private banker, dal welath manager, e dal promotore finanziario.

Chiudiamo ritornando sulle previsioni di Morgan Stanley, che avete già letto più in alto in tre grafici. Nel testo che segue, potete rivedere queste previsioni e leggere alcuni commenti. Vi sarà utile, e naturalmente noi di Recce’d siamo qui a disposizione se volete comprendere come si possono mettere a frutto per fare utili ed evitare gravi perdite nei vostri portafogli titoli.

Ask a Wall Street strategist where stocks will go and the answer will almost always be, higher. That’s not the case now. 

Twelve out of the 21 forecasters tracked by Bloomberg expect the S&P 500 Index to fall into the holidays. The spread between the highest and lowest target is 24%, the third-widest in nearly a decade. The uncertainty is just as acute among some Treasury analysts, with those at Bank of America assigning a 100-point range to their 10-year yield forecast for the end of 2021.

Investors hoping for more clarity from professional prognosticators 17 months after the pandemic upended financial markets are out of luck, as the number of major concerns that need accounting for virtually precludes a tighter consensus. With the Federal Reserve inching toward cutting its bond purchases by year-end at the same time the raging virus threatens to slow the global recovery, playbooks that worked for over a year have started to look dated.

“We can point to a number of positives in the economy that are supportive of risk assets. At the same time, there are plenty of issues that are too close to call, and the macro outlook could vary widely depending on which way the coin lands,” said Adam Phillips, managing director of portfolio strategy at EP Wealth Advisors.

Sky-high valuations and the S&P 500’s 100% rally from the pandemic low add to the difficulties facing strategists. For some, the surge in corporate earnings justifies the elevated prices that have crushed anyone daring to bet against stocks. Others say the recovery faces too many obstacles, including margin pressure from inflation and President Joe Biden’s proposed tax hike, to warrant faith that companies will continue to deliver.

Bears prevailed in the past week, with the S&P 500 falling the most in over a month. Companies that benefit from a pickup in economic activity led the drop. The group, including energy producers and financial firms, has seen its outperformance dwindle since June, virtually in lockstep with the resurgence of the virus.

But investors haven’t rotated as forcefully into the stay-at-home darlings that dominated last year. Zoom Video Communications Inc. slid 5% in the week, while Amazon.com Inc. has plunged 14% from its July peak, losing $261 billion in market value.

The change in behavior has clouded crystal balls up and down Wall Street. Tony Dwyer, the chief market strategist at Canaccord Genuity LLC -- who suspended his year-end price target for the S&P 500 during the worst of the 2020 bear market -- has refrained from offering another projection, not even for this year.

Mike Wilson, chief U.S. equity strategist at Morgan Stanley, just widened his forecast range, saying his bull case calls for the S&P 500 to jump to 4,800 by June 2022, a gain of 8% from Friday’s close, while the bear case puts the index at 3,700, a 17% plunge. All told, the 1,100-point gamut between the two scenarios is almost double what he had envisioned previously.

Source: Morgan Stanley

“For many people, it’s just very confusing as to where to go and what to do right now because there’s so many mixed messages coming through,” JJ Kinahan, chief market strategist at TD Ameritrade, said in an interview. “We have lighter volume, I get it -- it’s the end of summer. But I think you’re also seeing lighter volume over the last few days because it’s hard to have true conviction right now one way or the other.”

In the bond market, investors piled back into Treasuries amid worries that the economy’s meteoric rise will suddenly slow, and the concern amplified when Goldman Sachs Group Inc. economists downgraded its U.S. growth forecast. That pushed investors back into Treasuries. The 10-year yield slumped back below 1.3% and the spread between it and 2-year yields flattened.

Strategists are scrambling to keep up with a slide in long-end yields. Goldman and JPMorgan analysts both lowered their year-end targets for 10-year yields after the benchmark rate dropped as low as 1.13%. 

Amid the gloomy outlooks, Kayne Anderson Rudnick’s Julie Biel is focusing on companies that have a track record of thriving in times of trouble. 

“It’s really hard to know, it’s just so hard to predict so let’s prepare,” Biel, portfolio manager at the firm, said on Bloomberg Television. “For us, it’s not so much stay-at-home versus reopen, it’s more what businesses can do well even if the economy is struggling and those are just the quality businesses that you look for.”

— With assistance by Vildana Hajric

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