La differenza tra Bridgewater e Recce'd
Oggi Recce’d pubblica sette nuovi Post. Il lancio della nuova impostazione di questo Blog (a temi, e con un nuovo layout) è stato rinviato al secondo trimestre 2021 in ragione della rapidissima evoluzione della situazione dei mercati finanziari nel mese di gennaio. Per noi di Recce’d, sono sempre i mercati a dettare i tempi. In aggiunta, oggi le occasioni per gli investitori sono le più grandi di una generazione. e noi di certo non vogliamo perderle di vista.
Il nostro titolo per questo Post è, ovviamente, ed intenzionalmente assurdo: non c’è modo di paragonare Bridgewater e Recce’d, e non solo perché loro si occupano di Hedge Funds mentre noi riteniamo che si possa fare di meglio (per il Cliente) senza utilizzare quel veicolo.
La nostra è quindi, una battuta di spirito: che abbiamo scelto per attirare l’attenzione del lettore.
Torniamo seri: per chi fa il nostro mestiere, Ray Dalio è un riferimento imprescindibile, per ciò che ha detto ma soprattutto per ciò che ha fatto. Se Warren Buffet è una figura leggendaria, ma di un passato ormai remoto (si potrebbe dire di un trapassato remoto), e George Soros è anche lui, sul piano operativo, un esempio ma di un passato lontano,. Ray Dalio è invece un uomo del presente.
Noi non sempre siamo d’accordo con ciò che dice, dei mercati e più in generale della società che sta intorno ai mercati. ma spesso siamo in sintonia: e questo, come sapete, accede davvero con poche figure pubbliche.
Un esempio? L’immagine che segue, ed il tema che l’immagine richiama. Un tema sul quale, mesi fa, Recce’d ha già espresso il suo punto di vista.
Non la pensa così soltanto Ray Dalio, evidentemente: c’è un indagine in corso da parte della SEC, ed un’altra indagine in corso da parte della FBI, cosa di cui vi informa l’immagine sotto. Il reato ipotizzato è “manipolazione dei mercati finanziari”..
Come già detto, noi non siamo però sempre d’accordo: ad esempio, non siamo d’accordo con ciò che Dalio ha detto, pochi giorni fa, sul Bitcoin.
Dalio afferma due cose:
che il Bitcoin è un grande rischio, ma pure una opportunità, per proteggersi dal rischio del “debasement”, ovvero della perdita del potere di acquisto della moneta emessa dalle Banche Centrali
e poi che il Bitcoin in un portafoglio può svolgere il ruolo di una “opzione a scadenza molto in là nel tempo” contro “un futuro molto incerto” su cui “investire del denaro sul quale posso pensare di perdere anche l’80%”.
In quanto gestore di portafoglio, Ray Dalio è infinitamente più bravo di noi. Ma su questo specifico punto, abbiamo l’arroganza di pensare che … siamo più bravi noi. E spieghiamo il perché:
strumenti per proteggersi dal debasement sul mercato ce ne sono molti: tutti gli altri sono meno costosi del Bitcoin
la sola soluzione, visto che il futuro è “molto incerto” sta nella gestione attiva, giorno dopo giorno dopo giorno, del proprio denaro: non esistono più soluzioni che vanno “molto in là nel tempo”, non ne esiste neppure una sola, neppure il Bitcoin
“perdere l’80% non fa parte del nostro vocabolario: nessun nostro Cliente ha mai avuto, nel proprio portafoglio, posizioni che hanno “perso l’80%”, ed anche in futuro sarà così
Invitiamo i lettori a porre grande attenzione alle parole scelte da Dalio: Dalio, lui, è ben cosciente che tra la parola “perdita” e la parola “minusvalenza” c’è una differenza abissale, e fondamentale per chiunque si occupi di gestione di un portafoglio di investimenti (qualsiasi investimento).