Sarà vero, che non è mai troppo tardi?

 

Rileggendo i livelli di chiusura di fine gennaio, c’è una domanda che si presenta immediatamente, una domanda urgente.

2021_Jan_091.png

Una volta capito che non stava succedendo niente, ma proprio nulla di nulla, la grande macchina del marketing ha messo in piedi, tra novembre e gennaio, uno sforzo epocale: cambiando tutte le carte in tavola, l’industria delle banche di investimento, per semplificare la vita delle reti di promotori finanziari e private bankers, ha capovolto il proprio giudizio su Biden (ed ha nello spazio di ore giurato del tutto le spalle al beniamino del giorno prima, Donald J. Trump) ed è corsa dai Clienti a raccontare che Biden era OTTIMO per i mercati finanziari.

Lo sforzo è proseguito pochi giorni dopo, sfruttando la “notizia” de “il vaccino” arrivata il 9 novembre, e poi anche il 16 novembre, e poi ogni altro lunedì.

I Clienti delle Reti dovevano, a tutti i costi, essere persuasi del fatto che si trattava di “un momento storico” e che “tempo sei mesi, massimo dodici, e tutto torna come prima”.

Persino il 4 gennaio, quando è arrivata con le Elezioni in Georgia, la famosa “Onda Blu” dei Democratici, le banche di investimento e le Reti dei promotori private bankers hanno istantaneamente rivoltato la giacchetta: adesso, l’Onda Democratica andava benissimo, anzi era la salvezza per i mercati finanziari.

2021_Jan_049.png

Chi è andato dietro a questi segnali del marketing, chi è cascato (ancora una volta) nella trappola dei private bankers, chi si è fatto convincere (ancora una volta) che Goldman Sachs non sbaglia mai, e la Federal Reserve non sbaglia mai, e Biden non sbaglia mai, oggi che cosa starà pensando?

Si fida ancora? Oppure si sente tradito?

E domani, che cosa farà?

Sul piano dell’operatività dei portafogli, per il breve termine oggi è questa la domanda alla quale rispondere, per fare le proprie mosse della prossima settimana (sempre che ci siano mosse da fare, la settimana prossima …).

Mercati oggiValter Buffo