Svuotiamo i magazzini: questa è una autentica porcheria

 

Arriva luglio, e per i negozi è stagione di saldi, per svuotare i magazzini. Lo facciamo anche noi di Recce’d: svuotiamo il nostro archivio dei semilavorati che sono rimasti impubblicati da marzo in avanti. Ci troverete quindi temi sempre significativi, ma magari non di immediata attualità, e poi temi sui quali nel Blog avevamo già scritto magari in modo sintetico

E nel frattempo mettiamo a punto il nuovo Blog, che abbiamo annunciato già nei Post di quindici giorni fa, alla fine del primo semestre 2020.

Novità che si accompagnerà ad altre importanti novità nel comparto della comunicazione di Recce’d, a cominciare dal sito (sia layout sia contenuti e servizi offerti) per finire con The Morning Brief, il quotidiano distribuito in esclusiva ai nostri Clienti.

Lo svuotamento potrebbe proseguire nel mese di luglio. Vedremo che succede.

 

Mentre sui quotidiani, in tv e al TG l’informazione finanziaria italiana viene dominata dalle notizie relative all’acquisizione di UBI da parte di Intesa (una operazione che è totalmente irrilevante, per noi investitori finali, e per ogni gestore di portafoglio che conosca il suo mestiere), la settimana scorsa negli Stati Uniti hanno riportato i risultati trimestrali tutte le maggiori banche USA, che poi sono anche le più influenti banche di tutto il Pianeta.

Insomma, l’investitore italiano, nel suo esclusivo interesse, avrebbe fatto bene ad ignorare del tutto gli spot, e anche i siti dove si scriveva di Intesa-UBI, e seguire le notizie arrivate da JP Morgan, da Citigroup, da Wells Fargo, da Morgan Stanley, da Goldman Sachs, da Bank of America.

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La quantità di informazioni che è possibile ricavare, analizzando i loro bilanci ed i loro conti economici, è immensa: noi abbiamo fatto per i Clienti una sintesi, la settimana scorsa, in The Morning Brief, ed il nostro lavoro proseguirà da lunedì 20 luglio per tutta la prossima settimana.

In questo Post, accenniamo soltanto ad uno, dei tantissimi aspetti rilevanti per noi investitori finali. Lo trovate nell’immagine sopra.

L’Amministratore Delegato di una importante Società quotata a New York si è lasciato scappare, come leggete sopra: “E’ quasi indecente”. La realtà, a nostro giudizio, è che si tratta di una cosa non soltanto indecente, ma pure zozza. Una autentica porcheria.

Tutte le grandi banche USA, infatti, hanno riportato risultati trimestrali in utile per il trimestre aprile-giugno 2020, con la sola eccezione di Wells Fargo, che ha dichiarato una modesta perdita.

Si tratta di un inganno al pubblico, e di un vero e proprio complotto: tutti gli utili fatti da queste banche sono ascrivibili ad una sola voce, che sono le commissioni fatte sui mercati finanziari, negoziando azioni ed obbligazioni nel corso del trimestre. A titolo di esempio, abbiamo preso i risultati di Goldman Sachs, che leggete più sotto nel grafico. Grazie al COVID-19, Goldman Sachs ha raddoppiato gli utili da commissioni di negoziazione. Raddoppiato. E tutte le altre grandi banche hanno annunciato (con entusiasmo) la medesima operazione, che alcuni potrebbero interpretare come una vera e propria operazione di sciacallaggio.

Risulterà ovvio per ogni nostro lettore che la negoziazione di azioni ed obbligazioni non costituisce l’oggetto tipico dell’attività bancaria, che invece è l’attività di fornire credito all’economia reale.

E non sfuggirà ad alcuno dei nostri lettori che l’esplosione delle commissioni di negoziazione è accaduta per un unica ragione: la scelta della Federal Reserve di operare attraverso i mercati dei titoli, con le operazioni chiamate QE. Operazioni che erano state spiegate al pubblico come “interventi per salvaguardare economia ed occupazione dal COVID-19”: peccato che il PIL negli Stati Uniti sta a -10%, la disoccupazione sta al +12%, e le grandi banche USA invece fanno raddoppiare gli utili!

Siamo dunque a questo: l’Autorità pubblica che sarebbe preposta alla vigilanza sull’attività delle banche determina lei stessa i risultati economici delle banche stesse, manovrando i mercati finanziari.

Quindi: l’Autorità pubblica che dovrebbe garantire al pubblico la stabilità del sistema bancario induce un aumento, con iniziative che ovviamente sono una-tantum, e non ricorrenti, del reddito delle banche, consentendo così alle banche medesime di ingannare il pubblico in merito alla solidità del proprio business. Numeri artefatti e vigilanza falsa.

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Ed entrambe le due parti, sia le banche che annunciano le trimestrali, sia la Banca Centrale, mentono al pubblico che opera in Borsa, sapendo di mentire.

Se il vostro cosiddetto “consulente” non ve lo ha ancora detto, nei numeri appena citati ed in quelli del grafico qui sotto trovate la causa principale della instabilità che investirà, da qui a fine anno, tutti i mercati finanziari. Instabilità per la quale dovete preparare i vostri portafogli: chiedete al vostro private banker.

E lasciate perdere di perdere tempo e denaro su Intesa-UBI: ma che cosa ve ne importa?

Una considerazione finale: avete forse letto, tra le centinaia e forse migliaia di articoli di fondo dell’ultima settimana, la gran parte dei quali sono dedicati a tematiche di nessuna importanza, una sola riga su questi numeri, che invece vi documentano come sta cambiando la realtà del Mondo nel quale noi viviamo? Nulla. Zero. Zilch. Silenzio. Il “sistema di informazione”, quando si tratta di finanza e mercati, è un autentico “sistema di disinformazione”.

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