Quando si potrà dire che siamo in recessione?

 

Nel nostro quotidiano confronto con gestori e banche di investimento di tutto il Mondo, da qualche tempo ci capita spesso di parlare di recessione.

I nostri lettori a loro volta ne avranno letto, sui quotidiani, oppure sentito parlare, in televisione.

Allo scopo di fare chiarezza, e di fornire ai nostri lettori utili punti di riferimento e non il solito bla-bla giornalistico, in questo Post cercheremo di rispondere a questa domanda: quando è giustificato parlare di recessione?

Sul piano globale, ci dobbiamo affidare ad una convenzione a cui ricorrono però anche le Banche Centrali, le banche globali di investimento e tutti gli analisti. Sul piano globale, si può parlare di recessione quando la crescita globale scende sotto il 2,5%

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Questo perché il dato globale tiene conto anche dei tassi di crescita dei Paesi in Via di Sviluppo, che sono (in positivo, ed anche in negativo) più grandi in valore assoluto rispetto ai dati dei Paesi Sviluppati.

Oggi, le cose stanno come dice la tabella qui sopra: ad inizio mese, il Fondo Monetario Internazionale ha aggiornato le proprie stime, e per il 2019 prevede un 3,2%.

La domanda oggi però è questa: come vanno modificate le stime, alla luce dei fatti più recenti?

Il mercato obbligazionario ha già deciso: siamo già in recessione. La Borsa di New York dice l’opposto: ci sarà la ripresa entro fine 2019.

Noi investitori non possiamo certo aspettare che ce lo dica il FMI aggiornando le stime: sarebbe stupido. Allora, sempre per restare ad indicazioni utili e concrete (e non al bla-bla) a quali dati dobbiamo guardare?

Recce’d fornisce ai suoi Clienti, ogni giorno, un aggiornamento su questi dati, attraverso i suoi supporti di informazione. Questa è una componente importantissima del nostro servizio, che ha lo scopo di mettere il Cliente nella condizione di comprendere al meglio, e nel momento in cui serve, quello che sta succedendo. Prima, e non dopo, quando si legge sui quotidiani.

Non ci fa la minima paura affermare che siamo unici, in questo: siamo i soli, in Italia e non solo, a garantire al Cliente finale tutta la necessaria qualità dell’informazione, che consente di fare le scelte di investimento più valide, quelle che davvero generano una performance di medio-lungo termine.

Mercati oggiValter Buffo