Ma siete proprio sicuri? (parte 2)
Ma siete proprio sicuri che in Cina non si ripeterà ciò che tutti abbiamo visto nel 2015, e poi nel 2016?
Noi non ne siamo sicuri, e la forte discesa (-4,5%) della Borsa di Shanghai venerdì 8 marzo ci ha fatto tornare alla mente, per alcuni aspetti, la situazione che si creò nel gennaio 2015, proprio a seguito di una forte caduta della Borsa cinese, che anche allora era stata preceduta da una ampia immissione di liquidità in Cina, analoga a quella che abbiamo visto negli ultimi mesi.
Chiariamolo subito: in questa situazione di tensione, le tariffe con gli USA c’entrano, ma soltanto in piccola parte. I dati per la bilancia commerciale di venerdì 8 marzo mattina sono stati, in effetti, peggiori del previsto, ma ha un peso molto maggiore sul futuro (prossimo e di medio termine) dell’economia cinese il dato ufficiale pubblicato la settimana scorsa per la crescita del PIL nel suo insieme.
Il rallentamento dell’economia in Cina è ormai un dato di fatto, e da parecchio tempo: ora, siamo arrivati al momento nel quale questo rallentamento si riflette sui mercati finanziari.
E vogliamo mettere qui in evidenza che non si deve guardare soltanto alla Borsa di Shanghai.
La settimana prossima, dedicheremo la Sezione Operatività del nostro The Morning Brief alle valute maggiori, e tra le valute che verranno analizzate ci sarà sicuramente lo yuan, che vedete sotto nel grafico. Molto più delle tariffe, a nostro giudizio sarà il cambio della valuta cinese ad assumere nelle prossime settimane ruolo importante, e ci sembra impossibile escludere a questo punto lo scoppio di una vera e propria “guerra valutaria”.