2019: la velocità

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Leggete qui sopra. Stiamo parlando, qui, della più grande delle Banche Centrali, la più autorevole, le più influente.

Come leggete sopra, giovedì 21 febbraio:

  • la Federal Reserve pubblica il suo indice della produzione a Filadelfia, indice che scende in negativo

  • afferma che lo “outlook” è cambiato di poco in un documento trasmesso al Congresso

  • afferma con il suo vice Chairman che “non è sicuro che l’economia stia rallentando”

  • afferma con un suo membro molto autorevole che “l’economia sta rallentando ma non si vede una recessione all’orizzonte”

Queste parole, e le tantissime che avete letto a proposito della “svolta ad U” di fine gennaio, sono la più concreta testimonianza del clima di confusione che domina oggi, quando si ragiona di mercati finanziari ed economie reali.

Confusione documentata anche dai dati che vedete sotto.

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L’ufficio di Atlanta della Federal Reserve in soli dieci giorni ha ridotto della metà le sue stime per la crescita del PIL USA nel quarto trimestre 2018.

La medesima cosa ha fatto la sede di New York per il PIL del primo trimestre 2019, che poi è quello in corso (lo vedete sotto nel grafico).

La velocità con la quale si succedono le svolte, come tutti vedete, impone una attenzione costante ai dati ed alle notizie, se si vuole essere consapevoli di quello che si sta facendo con i propri soldi.

Ed impone all’investitore sia di capire bene ciò che succede, settimana dopo settimana, sia di essere pronto a reagire, in modo tempestivo.

Noi di Recce’d abbiamo dimostrato, in più di una occasione, si essere in grado di supportare il Cliente in questo senso, con un servizio di alta qualità.

L’alternativa? Rifugiarsi in un portafoglio come quello che impongono le Reti di promotori ai Clienti italiani. Un portafoglio dove c’è un po’ di tutto … ma che cosa? Il Cliente conosce soltanto le etichette (sempre più incomprensibili e … ridicole) dei Fondi Comuni di Investimento, e quindi non saprebbe dire dove e come sono stati investiti i propri soldi.

La strategia di investimento qual’è, in questo caso? Tenere le mani giunte, e sperare in un’ennesima marea che fa salire tutte le barche.

Ma, come si dice, “la speranza non è una strategia”.

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Mercati oggiValter Buffo