Quella barzelletta che non ha fatto ridere nessuno

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Come ogni bravo attore di teatro, anche Donald Trump sa come si crea un effetto. Come ogni grande comico, sa che la barzelletta va allungata il più possibile, per creare una aspettativa.

Ma al tempo stesso dovrebbe sapere che alla fine ci vuole il colpo ad effetto, il “pugno allo stomaco”, la sorpresa che crea la risata nel pubblico.

Venerdì 13 dicembre però il pubblico è rimasto in silenzio: nessuna risata si è alzata dalla platea.

La lunghissima barzelletta sull’accordo tra Cina e USA è finit, poi solo il silenzio.

Alla ricerca affannosa di una via di uscita, che gli permettesse di NON applicare le nuove tariffe che lui stesso aveva annunciato per il 15 dicembre, il Presidente degli Stati Uniti venerdì 13 dicembre è stato costretto ad annunciare di nuovo le medesime cose che erano state annunciate da lui stesso lo scorso 11 ottobre.

Naturalmente, l’accordo commerciale con la Cina non esiste. Semplicemente, non c’è. Non sta da nessuna parte.

Pur avendo una capacità di venditore superiore persino a quella dei promotori finanziari italiani, anche Trump si è dovuto alla fine arrendere: ha cancellato gli aumenti delle tariffe che aveva minacciato, ottendo in grado “maggiori acquisti di prodotti agricoli”, esattamente come (lo ricorderete) a fine 2018, e poi a maggio 2019. In pratica, il nulla più assoluto.

I mercati sono delusi: si attendevano, da questa “fase 1” dell’accorso USA - Cina qualche cosa a cui potersi aggrappare, per poi vendere un’altra barzelletta, ovvero quella di un’economia che crescerà più rapidamente nel 2020.

Ma non c’è assultamente nulla di tutto questo.

Noi ne abbiamo scritto, in modo più esteso (ed inserendo questa notizia nella nostra strategia per la gestione del portafoglio) nella Lettera al Cliente che abbiamo spedito oggi.

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Mercati oggiValter Buffo