Grossi guai oppure il meglio di sempre?

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Ognuno di noi, ogni giorno, si trova a fronteggiare situazioni nelle quali deve fare delle scelte.

Chi, come noi in Recce’d, ogni giorno viene bombardato di informazioni, deve essere capace di fare rapidamente un certo numero di scelte. Ed in particolare deve sapere distinguere tra le notizie vere e le notizie false.

L’affermazione fatta dal Presidente degli Stati Uniti, qui sopra, come deve essere interpretata da un gestore di portafoglio? E’ propaganda politica pura e semplice? contiene un fondo di verità? Oppure è la verità?

Il gestore deve sapere mantenere la propria lucidità, e rimanere freddo e lucido nelle proprie reazioni.

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I dati, in questo senso, aiutano molto: a volte, aiuta anche una attenta lettura dei giornali.

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Ovvio che occorre porre grande attenzione anche alla qualità delle informazioni, ed alle fonti da cui provengono: ad esempio, la notizia che leggete qui sopra ha un valore molto forte, proprio perché proviene da ambienti (il Wall Street Journal) che sono schierati a favore dell’attuale Amministrazione USA.

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L’immagine qui sopra ci parla del dato che è stato pubblicato mercoledì scorso negli Stati Uniti, che ci dice che nel terzo trimestre 2019 la crescita del PIL è scesa allo 1,9%. Il medesimo dato che avete già visto nel grafico più in alto.

Chi investe deve avere la capacità di associare dati come questo, e molti altri, con i prezzi che si vedono sui mercati finanziari: è il solo modo per capire quanto alti o bassi sono i prezzi attuali, e su questa base capire che rendimenti ci attendono in futuro, e con quale rischio di perdita sugli investimenti effettuati.

Dicevamo che i dati sono di grande aiuto, proprio perché sono un riferimento concreto: mentre invece i Tweet, come quello che apre questo Post sono suscettibili di molte interpretazioni.

Facciamo un esempio concreto: prendete il dato dell’immagine sopra (1,9%) e mettetelo a confronto con quello che si dice nel Tweet che segue.

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Ora prendete questo Tweet datato 2012, ed il dato dello 1,9%, e mettete il tutto a confronto con il Tweet che apre il nostro Post. Poi prendete il tutto, e mettetelo a confronto con il valore della Borsa, ma pure con il valore del dollaro USA e con il valore del Titoli di Stato USA.

Un confronto come questo, amici lettori, vi può essere utilissimo. Vi può aiutare (in modo decisivo) a capire come investire e perché.

O quanto meno, vi potrà aiutare a decidere se chi oggi vi supporta, vi consiglia e vi suggerisce sui vostri investimenti di portafoglio è all’altezza, è adeguato ad affrontare con successo una situazione come questa.

Chiedete al vostro consulente: quando un’economia cresce dello 1,9%, siamo “in deep trouble”, in grossi guai, oppure siamo nella “economia migliore di sempre”?

Solo, non chiedetelo a Donald J. Trump: lui, come avete appena visto non sa rispondervi.

Mercati oggiValter Buffo