Le opportunità di fine 2018 (2): quali sono i drivers di Borsa?
Cosa guida le Borse? Cosa determina rialzi e ribassi?
Lo avete chiesto al vostro consulente, private banker, venditore di Fondi Comuni? Vi ha spiegato il grafico in apertura qui sopra?
Fatevelo spiegare bene, perché da questa risposta dipendono tutte le vostre opportunità di guadagno oppure di perdita.
La settimana tra il 17 ed il 21 settembre 2018 offre una serie di spunti eccellenti: eccellenti nel senso che ci possono aiutare a chiarire la situazione attuale.
Come i più attenti hanno visto, il rialzo degli indici di New York della settimana scorsa, che li ha portati a nuovi valori record, ha nulla a che vedere con nuovi dati per gli utili, nulla a che vedere con i dati macroeconomici, e addirittura è in contrasto (fatto molto singolare) con l’andamento dei tassi di mercato, o meglio dei rendimenti delle obbligazioni.
E allora? E allora New York sale perché scende il dollaro USA. Sale perché un dollaro più basso favorisce le aziende USA. Cose che, di solito, in passato si vedevano per economie come la Malaysia oppure lo Uruguay oppure l’Egitto.
Può durare a lungo? Sono cambiate le cose ed il Mondo adesso funziona diversamente?
La nostra risposta, fermissima, è che NO, il Mondo non è cambiato, NO non è vero che “stavolta è diverso” e NO il dollaro USA non può essere svalutato come se fosse la valuta del Venezuela.
I mercati finanziari, a nostro giudizio, imporranno in futuro una riconciliazione tra aspettative e dati: come vedete sopra, la divergenza tra tassi (che salgono) e dollaro (che scende) è una anomalia che durerà poco
Secondo Merrill Lynch, ad esempio, il differenziale tra i rendimenti a 2 anni degli USA di oggi ed i rendimenti a 2 anni della Germania di oggi giustifica un cambio alla pari tra euro e dollaro USA (seguite la linea gialla, e la scala del grafico che sta sulla sinistra.
Recce’d non si spinge a tanto, ma abbiamo chiaro l’obbiettivo operativo per le nostre posizioni in dollari USA, che sta tra 1,0500 ed 1,1000 (e ci siamo arrivati, quasi, il giorno 16 agosto scorso).
La debolezza del dollaro, la settimana scorsa, ha poi innescato il rimbalzo dei Mercati Emergenti, a cominciare dalla Borsa di Shanghai (a sinistra) ed un frenetico ricorso alla copertura degli SHORT sui titoli azionari del settore minerario, in particolare alla Borsa di Londra (nel grafico qui sotto). Anche qui, vale ciò che abbiamo scritto sopra: sarà il mercato a mettere uno stop a queste anomalie.