Le opportunità di fine 2018 (1): la convergenza delle aspettative con i dati

Il mestiere di chi gestisce un portafoglio è molto diverso da quello dell’analista, del commentatore, dell’analisti. Ed è totalmente diverso, opposto, a quello di chi deve vendere quote di Fondi Comuni, prodotti assicurativi, ed altri “prodotti finanziari” confezionati solo per prendere le commissioni senza farlo vedere al Cliente che investe.

Noi gestori siamo sottoposti ad una disciplina molto molto stringente: che è quella dei risultati.

Per questa ragione, noi gestori di portafoglio siamo costretti non solo a seguire l’attualità, ma pure ad approfondire, analizzare e fare stime su base quotidiana per i nostri Clienti.

A differenza di chi, per mestiere, vende quote di Fondi Comuni, siano essi italian o stranieri, siano di case come ad esempio Mediolanum o Fideuram o Azimut, oppure di case straniere come JP Morgan, Blackrock o Schroeders (sempre a titoli di esempio) possono accontentarsi di dire al Cliente “ho letto ieri che va tutto bene” oppure di ripetere ciò che hanno appena ascoltato in tv su CNBC.

Noi non possiamo assolutamente accontentarci, e dobbiamo lavorare prima di scrivere o di parlare. Dobbiamo analizzare a fondo, e supportare ogni nostra affermazione con dati di fatto. A noi di Recce’d non basta (perché non può bastare) che lo abbia detto UBS oppure Goldman Sachs (sempre a titolo di esempio).

Come abbiamo ampiamente dimostrato in passato, anche in questo Blog, le grandi case di Investimento, come le grandi Reti italiane che piazzano ai Clienti i Fondi Comuni, scrivono sempre che va tutto bene. La recente attualità in Italia, purtroppo, ci ricorda (tragicamente) che anche in altri settori si scrive sempre che tutto è a posto: fino a che poi non accade la disgrazia.

Passando dal generale al particolare, e quindi alla attualità di oggi, ci sembra importante proporre ai nostri lettori una riflessione meno superficiale e più attenta sui dati che riguardano l’andamento delle economie nel Mondo.

Recce’d sostiene da tempo che sarà inevitabile, per i mercati, riconciliare le aspettative (che si esprimono nei prezzi di oggi) con i dati. I sogni con la realtà dei fatti. E si comincerà proprio da qui: dalla crescita economia. Anzi, si è già cominciato, proprio in settembre.

Da qui, deriva una opportunità di guadagno: così grande, che noi la abbiamo vista poche volte.

Nell’ultima settimana, abbiamo visto un grande numero di dati, relativi alla crescita economica, che avranno una notevole importanza per i mercati.

Cominciamo dall’Europa: dove l’umore delle famiglie e delle imprese da tempo è già cambiato.

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Stampa quotidiana e televisioni, che solo sei mesi fa mettevano in prima pagina la crescita globale sincronizzata, oggi non danno il minimo spazio a dati come quelli che vedete qui sotto.

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Passiamo poi agli Stati Uniti: anche negli Stati Uniti, i dati non puntano più verso l’alto.

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Ed è un andamento che nessuno sottolinea. Tantomeno Trump con i suoi tweet. Un andamento che però noi, ed altri, avevamo previsto: nel grafico qui sotto, le previsioni dell’Istituto Centrale di Statistica USA, l’ente ufficiale.

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Merita attenzione a nostro parere l’andamento del settore immobiliare, a cui Recce’d ha dedicato, negli ultimi mesi, numerosi interventi su SoldiOnline.it.

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Per i nostri Clienti, offriremo su questo tema un più ampio approfondimento la settimana prossima, in The Morning Brief. In questa sede, chiudiamo segnalandovi che il fenomeno è (già oggi) globale. Lo vedete sotto nel grafico

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Valter Buffo