Cosa diavolo è la "narrativa"? (parte 5)
Proprio all'inizio del mese di marzo, nel nostro Blog, abbiamo introdotto il tema della narrativa, e a quel primo Post ne seguirono poi altri quattro.
Il tema è diventato di massima attualità negli ultimi gionri, tanto che sono moltissimi i commenti e le analisi che oggi segnalano che "è cambiata la narrativa": in particolare, sulla crescita economica.
La situazione è cambiata: solo un mese fa, le banche di investimento e le Reti di promotori spingevano i Clienti all'investimento azionario puntando su una crescita economica "boom" in Europa e "superiore al 3%" negli Stati Uniti. Oggi, come vedete sotto, le banche di investimento temono al contrario che "la crescita potrebbe CALARE molto più di quanto il consenso oggi prevede". Una svolta a 180 gradi.
C'è stato anche un tentativo, quindici giorni fa (al quale parecchi hanno abboccato) di ritirare fuori dai cassetti la "narrativa di Goldilocks", e rilanciare così il rally della Borsa di New York facendo leva su quei (poveri) investitori individuali che hanno "paura di restare fuori" (FOMO), che si spaventano pensando a "quanto avrei potuto guadagnare", che guardano con invidia "che cosa ha guadagnato il mio amico".
Quel tentativo è durato poco: meno di una settimana. Una "narrativa" che non funziona più.
Ma non si parla di "narrativa" solo con riferimento alla crescita economica. Un secondo, forte esempio di "narrativa" che sta cambiando riguarda il "buy the dip", il "comperare la Borsa sui ribassi". Fino a un mese fa, era la Moda del momento, oggi al contrario è diventato quasi ... un insulto, buono solo per i fessi.