Il dopo-bolla: tra liquidità e fiducia

 

La volatilità che tutti avete visto in dicembre è spiegata da un ritorno alla realtà che era dovuto da tempo, e che Recce’d ha anticipato in modo corretto.

Oggi le Borse sembrano impazzite perché sono venuti a mancare i punti di riferimento: l’euforia chiassosa non c’è più, ma adesso c’è da valutare con dettaglio ed attenzione lo stato delle cose nella realtà. Molti sono capaci di cavalcare l’euforia, pochi sono in grado di fare un lavoro analitico e dettagliato sui dati.

Le stesse Autorità, negli Stati Uniti come negli altri Paesi, sono in questo momento in forte difficoltà, come ci dicono i fatti dell’ultima settimana. Lo leggete anche nell’immagine che segue, che commenta la sfortunatissima ed improvvisa iniziativa del Ministro del Tesoro Mnuchin durante lo scorso weekend.

Ne vedremo altre, altrettanto fuori misura, nelle prossime settimane.

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Ed è per questa ragione che anche i famosi o famigerati sondaggi, gli “indicatori di fiducia” che hanno contribuito a gonfiare la bolla del 2017 adesso ripiegano verso il basso, come leggete nell’immagine che segue.

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Passando dalle parole ai fatti: la mancanza di liquidità sui mercati è l’immediata conseguenza del fatto che molti operatori non capiscono, e quindi rinunciano ad operare sui mercati. Come dice qui sotto El Erian, questo oggi è il “main focus”, il tema principale.

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Più in generale, viene messo in crisi l’intero meccanismo della vendita di prodotti che a tutto ggi domina nel settore del riaprmio.

Un esempio concreto. Nell’immagine che segue, una notizia importante per chi investe: il taglio delle previsioni per le vendite degli i-Phone Apple del 48% da parte di una delle maggiori banche di investimento globali.

Ma attenzione: la notizia NON è il taglio delle stime di vendita del 48% per i telefoni Apple. La notizia sta nel fatto che fino a ieri le stime erano del 48% più alte. E nessuno che si chiede 1) sulla base di cosa erano state fatte QUELLE stime di Citigroup pochi mesi fa? Di stupidaggini come la “crescita globale sincronizzata”? E nessuno che si chiede 2) se questo presunto “analista” non stava semplicemente cercando di “tirarmi dentro”? Ed infine nessuno che si chiede “come fa questo soggetto ad avere ancora il suo lavoro”? Ma CHI … lo compra?

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Passando da un argomento ridicolo ad un tema molto serio, vi ricordiamo che la riduzione della liquidità dei mercati peserà, in modo molto più importante, sul comparto obbligazionario che su quello azionario. E l’immagine qui sotto serve per raccontare che il movimento dei prezzi sui mercati è già avviato. Recce’d ogni mattina ne scrive in The Morning Brief: sia la settimana scorsa, sia durante la prima settimana del 2019. E’ il “main focus” di cui abbiamo detto più in alto.

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Mercati oggiValter Buffo