Dietro front, avanti march (2): le previsioni per gli utili

Non serve andare tanto indietro: bastano poche, pochissime settimane.

Per introdurre l’argomento, facciamo un esempio (se ne possono fare altri): gli utili negli Stati Uniti. Quelli che “crescono del 20% e più”. Ripensate a chi diceva che si tratta di un miraggio, di un effetto temporaneo. Pensate a noi.

Parliamo per un momento di noi, di Recce’d.

Solo poche settimana fa, c’era chi ci faceva osservare che: “voi volete vedere le cose in un certo modo”. C’era chi si irritava per il tempo che passa: “chissà quando si vedrà quello che dite voi”

Adesso invece c’è il grafico qui sotto.

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Adesso, la più influente tra le banche di investimento dice che nel 2019 la crescita degli utili USA sarà del 6%. Era il doppio, ovvero il 12%, solo 60 giorni fa. Dove sarà tra 60 giorni?

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Il potere di “placement”, di collocamento di queste grandi reti di vendita all’ingrosso è tale, che (almeno fino ad oggi) riescono ad orientare il modo di vedere e di valutare i mercati. Per ora, nessuno si domanda: ma come lavorano queste persone? Come le fanno, le loro previsioni?

Da sempre però questa capacità di influenzare l’opinione “del gregge” funziona solo nel breve termine.

Da sempre: e per questo, noi di Recce’d, come altri che non hanno rinunciato a ragionare con la loro testa, ci sentiamo dire che “noi vogliamo vederla in un certo modo” … fino a quando poi tutti la vedono in quel “certo” modo.

Ci può essere poi qualcuno che dice che … lo abbiamo detto troppo presto.

A questa osservazione, che rispettiamo, ci permettiamo di rispondere … con un sorriso. Chi cerca il Mago Silvan, lo trova in questi giorni in tv che fa uno spot pubblicitario. Recce’d fa un altro mestiere.

Il mestiere della gestione di portafoglio non è una corsa contro il tempo. Non ha la data di scadenza come hanno gli yoghurt. Il mestiere dipende dal vederla nel modo giusto, oppure sbagliato. Alla fine. Tutto qui.

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Mercati oggiValter Buffo