Turbolenza: consigli concreti (parte 5)

Può succedere che la Federal Reserve decida di muoversi e venire in soccorso ai mercati finanziari.

Può succede che entro la fine del 2018 la Borsa di New York risalga ed arrivi a quota 3000 dell’indice S&P 500.

Tutto è possibile. Ciò detto, è certo che non si tornerà (mai) più indietro. Non si tornerà più all’euforia, perché da oggi tutti ricorderanno che il rischio sui mercati esiste. E va gestito.

Sarà difficile, per le Reti di vendita di Fondi Comuni di Investimento, ricostruire il clima di euforia che ha dominato per 20 mesi.

Sarà impossibile, almeno per un certo tempo, per le banche globali di investimento ricostruire una favola come la “crescita globale sincronizzata” oppure la “Goldilocks economy” che sicuramente anche il vostro Private Banker, promotore finanziario, o cosiddetto “consulente finanziario”, vi ha messo davanti agli occhi per spingervi a mettere più rischio nel portafoglio. Sarà impossibile, per Trump e per ogni altro Governo, convincere il pubblico che il taglio delle tasse sugli utili societari porta la crescita del PIL al 4% annuo. … per sempre.

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Sarà difficile fare dimenticare, all’investitore finale, che sui mercati finanziari le cose cambiano molto rapidamente: cambiano le aspettative, come ad esempio le stime per la crescita futura del PIL (nel grafico qui sopra), oppure le stime per la crescita futura degli utili (nel grafico che segue sotto). Pensate: possono cambiare anche le stime per gli utili di Amazon. Incredibile!!!

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Mercati oggiValter Buffo