Potrebbe andare avanti così ... per sempre? (parte 5)
Nel Post che precede questo, vi abbiamo segnalato un significativo cambio di atteggiamento che potrebbe essere già maturato ai vertici della Fed. Ma proprio in queste ore, martedì 27 giugno 2017, riceviamo una conferma sostanziale, e dalla fonte più autorevole della Banca Centrale Europea, ovvero Mario Draghi.
Con l'intervento di questa mattina, Draghi chiude la fase aperta, esattamente cinque anni fa, con il suo celebre (famigerato) "Whatever it takes". Draghi rivendica, questa mattina, il successo delle sue politiche nel combattere la deflazione, ma nessuno potrà mai dire se quel rischio deflazione esisteva davvero. Mentre è sicuro che le banche sono state salvate e tutto il debito, pubblico come privato, di qualità alta o bassissima, è esploso.
Resta che: è finita.
La cosa più importante di oggi è che Draghi ha ripetuto esattamente le medesime considerazioni che Dudley avrebbe fatto domenica (Post numero 4) sulle "financial conditions", che vanno "al di là dell'atteggiamento della Banca Centrale", e riflettono anche le condizioni sui mercati finanziari. Le Banche Centrali prendono in esame, finalmente, anche dei livelli dei mercati.
“In the past, especially in times of global uncertainty, volatility in financial market prices has at times caused an unwarranted tightening of financial conditions. So in the current context where global uncertainties remain elevated, there are strong grounds for prudence in the adjustment of monetary-policy parameters, even when accompanying the recovery. Any adjustments to our stance have to be made gradually, and only when the improving dynamics that justify them appear sufficiently secure.”