Il vantaggio del salumiere (parte 3)

La tabella di Merrill Lynch ce lo dettaglia, ma tutti ne sono consapevoli: le Borse a metà maggio 2017 sono valutate in modo estremo, ai limiti dell'irrazionale, da ogni punti di vista.

Come dice la tabella, un solo parametro oggi non è su livelli esasperati: ed è il confronto con i rendimenti delle obbligazioni. Ed anche nella nostra amata Italia, le legioni dei promotori e dei private bankers spingono i loro Clienti ad investire in azioni perché "almeno rendono qualche cosa".

E' banale l'osservazione che confrontare oggi le cedole delle obbligazioni e i dividendi delle azioni è un errore grossolano: i dividendi futuri delle azioni NON sono garantiti, e poi sul vostro rendimento peserà, quasi esclusivamente, la variazione del prezzo, e non il dividendo, che è irrilevante.

Eppure: venditori senza scrupoli, e senza preparazione in alcuni casi, vanno in giro a vendere una storia come questa.

Solo dieci mesi fa, nel luglio del 2016, la situazione era opposta: sull'azionario, le Reti di vendita avevano tutte solo due parole di ordine, ovvero "cautela" e prudenza", quando i prezzi erano molto più bassi di quelli di oggi. Recce'd allora combatteva una battaglia opposta a quella di oggi. Quella battaglia la vincemmo alla grande: per questa, vedremo che succede da qui alla fine del semestre.