De Bortoli - Renzi: ce ne importa? Significa qualcosa?

Ha ragione De Bortoli: i vertici delle banche in Italia sono condizionati sia da esponenti della politica sia da esponenti di altre organizzazioni, come la massoneria.

Ha ragione anche Renzi: de Bortoli dopo venti anni passati al vertice del Corriere della Sera si sorprende di questa situazione?

Tutta la vicenda a noi sembra, almeno se restiamo alla facciata, di scarso interesse: un dibattito su cose vecchie. Siamo già ben oltre.

Come investitori, però, siamo costretti a guardare sotto la superficie: e allora, mettendo da parte i commenti più ovvi (che avrete già letto sui giornali ed ascoltato in tv) a noi sembra importante chiedersi quali implicazioni derivano per le scelte di portafoglio. E noi ne vediamo almeno due:

  1. per il rischio politico in Italia: il rischio politico aumenta ancora, perché si può dire con certezza che l'immagine di Renzi come "uomo nuovo" della poltiica in Italia è compromessa, in modo definitivo; ed anche un certo establishment sembra prendere le distenze, magari proprio attraverso de Bortoli. leggete, al proposito, gli articolo di fondo sia del Corriere di oggi 14 maggio, si di La Repubblica di ieri. Renzi si riproporrà alle prossime Elezioni Politiche come "uomo delle riforme", ma di quali riforme parla? La riforma più importante, gli elettori l'hanno già affossata, e di idee per altre riforme ad oggi non si ha notizia. Al tempo stesso, un Macron italiano (sganciato dai partiti tradizionali) non si vede, così come non si vede una alternativa forte a Renzi negli schieramenti che si oppongono. Attenzione quindi ai Titoli del debito pubblico italiano, anche nel breve termine.
  2. per il settore bancario italiano: come vedete facilmente, dai toni del dibattito su Etruria, per le banche in Italia il futuro è in continuità con il passato. Non c'è il minimo accenno neppure in questi giorni, ai difetti di sistema che hanno generato questa situazione, non c'è la minima capacità di critica, ed ancor meno di progetto, ovvero sul come andare oltre. Renzi va in tv e dice "Il mio Governo li ha commissariati": certo, quando non rimaneva proprio nessuna altra via di uscita. La verità è che oggi Etruria fa comodo solo perchè indebolisce un candidato Premier, ma questa opportunità non viene utilizzata per mettere in luce i limiti di un sistema vicino al collasso, con il silenzio-assenso di Banca d'Italia e CONSOB (vedi i bilanci primestrali appena pubblicati). Si aggiunga che la nazionalizzazione di queste banche fallite rende ancora più debole il sistema bancario, come dice persino Corrado Passera oggi su la Stampa. E se poi arriverà davvero la Commissione Parlamentare, allora saremo certi che non si vuole proprio cambiare nulla: i Parlamentari che indagano sulle ragioni per cui i Parlamentari, ma cinquanta anni, esercitano una influenza impropria sulle banche in Italia, sembra una recita del teatro dell'assurdo! Veniamo ai portafogli: le quotazioni delle banche alla Borsa di Milano sono, oggi più che mai, frutto della fervida fantasia dei brokers e delle banche di investimento, e del tutto scollegati con la realtà dei fatti (quella realtà che adesso raccontano anche De Bortoli e Passera, oltre a noi di Recce'd).