I temi di mercato del 2018 (parte 10): la volatilità
Abbiamo proposto ai nostri lettori una serie di 10 Post sui maggiori temi di mercato che attendono tutti noi investitori fin dalla settimana prossima: una volta che si sarà girata pagina, e si sarà entrati in un contesto di mercato nuovo, dove le "tasse di Trump" saranno il passato, senza la "crescita economica sincronizzata" non potrà più essere presentata come sorpresa, dove le Banche Centrali non potranno più utilizzare il tema della "deflazione". Insomma, un anno senza tutti i temi che, attraverso i media e le reti, sono apparsi alla maggior parte degli investitori come i temi "dominanti" del 2017.
La nostra serie non esaurisce qui tutti i temi di mercato del 2018.
Ma la parte che rimane da analizzare verrà, logicamente, dedicata in esclusiva ai nostri Clienti.
In questa serie sui temi del 2018, in poco tempo e spazio, abbiamo svelato ai nostri lettori una serie di "false notizie" che sono arrivate all'investitore finale. Proprio veicolando al pubblico queste false notizie, si è arrivati alla situazione che è dettagliata nell'immagine che segue.
Osservate con attenzione le due colonne delle date: osservate QUANDO è stato toccato il minimo storico, per ognuno degli indici che Goldman Sachs prende in considerazione qui. In poco tempo, sarete in grafo di farvi una vostra opinione.
Questi dati sono a nostro giudizio più che sufficienti a motivare la nostra scelta di includere la volatilità tra i temi del 2018.
I dati della tabella sopra, uniti al dato del grafico che segue, sono un solido supporto per motivare sia le nostre scelte per i portafogli modello 2017, sia le nostre aspettative di performance per il 2018, aspettative che proprio oggi 17 dicembre 2017 abbiamo illustrato ai nostri Clienti nella Lettera che è a loro riservata.
Dal 1970 ad oggi, come vedete, non si è MAI registrato un livello tanto basso della volatilità REALIZZATA quanto quello del 2017. Un segnale molto forte, per chi vuole intendere.