E' già ora di parlare del 2018?

Secondo le banche di investimento, sì: è ora.

Secondo Recce'd, no: è prematuro.

Tutte le banche di investimento, oggi, danno (più o meno) per scontato che il 2018 sarà niente altro che il prolungamento del 2017. Noi la vediamo nel modo opposto: la sola cosa che a nostro avviso è certa, del 2018, è che somiglierà poco o nulla al 2017.

Soprattutto perché il 2017 ancora NON è finito, secondo noi di Recce'd. Il petrolio a 60$ e il dollaro USA a 1,2000 contro euro ne sono il segnale.

Ma poi anche perché alcune cose che abbiamo visto nel 2017 non si erano mai viste prima, e non si vedranno mai più negli anni successivi: è stato l'anno della Grande Anomalia.

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L'Anomalia probabilmente si chiama Donald J. Trump, che (in un modo o nell'altro) ha imposto al Mondo il rialzo della Borsa USA: e di conseguenza delle Borse globali.

Nonostante l'euforia che Trump ha imposto, però, come vedete qui sotto nel grafico gli analisti NON hanno rivisto al rialzo le stime per gli utili USA: il mercato è salito, ma solo perché è diventato più caro per chi se lo è comperato. Il grafico qui sotto dovrebbe stimolare, in ogni lettore, una serie di domande.

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Torniamo al 2018: il grafico più significativo, secondo Recce'd, è quello che segue. I due riquadri di colore ocra sono le due Grandi Crisi, quella del Duemila e quella del 2007-2009. La riga di colore bianco sono, appunto, le previsioni delle banche di investimento. Verificate dove stavano, le previsioni delle banche di investimento. Guardate in che direzione andavano: al rialzo. E durante le due crisi, sono sempre rimaste più alte dell'effettiv0 andamento della Borsa.

"A buon intenditor, poche parole", ci verrebbe da dire. Ai lettori vogliamo ricordare qui che Recce'd meno di un'anno e mezzo fa (16 mesi circa) scriveva in questo Blog le "ragioni di un (forte) ottimismo", ma in questo momento ci sembra indispensabile adottare invece un atteggiamento di (forte)scetticismo.

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Mercati oggiValter Buffo