La fine della Grande Illusione
Recce'd ha scommesso da molto tempo, insieme con i suoi clienti, sul fatto che ... gli asini non possono volare.
Più seriamente, Recce'd ha una strategia di investimento molto chiara e molto solida, basata su un fatto molto semplice: non può salire tutto.
Ciò che è assurdo, nei mercati finanziari che viediamo oggi, è proprio il fatto che sale tutto: salgono le azioni, salgono le materie prime, e salgono anche le obbligazioni.
Da qui, è partita la favola: la favola, alimentata ad arte dai Banchieri Centrali con il supporto attivo dei politici, viene raccontata al pbblico di tutto il Mondo, e racconta che esiste un gioco nel quale può vincere la squadra A e pure la squadra B. Tutti vanno i Mondiali: non l'Italia oppure la Svezia, ma l'Italia insieme con la Svezia.
E' assurdo? Certamente. E lo capisce anche un bambino. Perchè allora tutti vanno dietro a questa favola? Semplicissimo da spiegare: sapete quanto hanno regalato, le varie operazioni di QE, in termini di commissioni di gestione, alla (potentissima) industria dei Fondi comuni? E quindi, più in generale, alle banche?
Recce'd si è posizionata, da tempo, per guadagnare, e fare guadagnare, dalla inevitabile fine del sogno: e ce la faremo, senza ombra di dubbio.
Proprio ieri, il Presidente della Federal Reserve di Chicago Evans ha spiegato al pubblico due cose:
- che dalla situazione attuale sarà necessario, comunque, uscire; e
- che è necessario avere più inflazione: più del 2%
Sotto riportiamo le sue esatte parole. Per ciò che a noi interessa, il messaggio qui è chiaro: è necessario, secondo Evans, che qualcuno paghi per il QE, e lui suggerisce che a pagare siano gli obbligazionisti, quelli che tengono in mano obbligazioni che rendono meno di zero. Alla fine, comunque, qualcuno il conto lo pagherà.
The Federal Reserve should take a more aggressive stance toward boosting inflation and stop talking so much about using interest rates to ensure financial stability, Chicago Fed President Charles Evans said.
Evans expressed concerns Wednesday that the public was losing faith in policy makers’ commitment to bring inflation back up to their 2 percent target. The central banker has consistently argued for a slower pace of interest-rate increases than many of his colleagues on the policy-setting Federal Open Market Committee.
“In order to dispel any impression that 2 percent is a ceiling, our communications should be much clearer about our willingness to deliver on a symmetric inflation outcome, acknowledging a greater chance of inflation at 2.5 percent in the future than what has been communicated in the past,” he said in remarks prepared for a speech in London.