Fake News e Post Truth

Abbiamo evitato fino ad oggi quasi del tutto il tema delle notizie false sul web (Fake News) che ha occupato invece in modo stabile le prime pagine dei quotidiani, prima e dopo l'Elezione di Trump negli USA.

Oggi ci sentiamo costretti a trattarne, visto che proprio questo tema ha acquistato nelle ultime due settimane una importanza globale, a causa delle iniziative del Presidente uscente Obama contro i diplomatici Russi negli USA, diplomatici accusati di avere pilotato una operazione di "hackeraggio" che avrebbe poi favorito la elezione di Trump.

Siamo però molto a disagio: si tratta di una tematica tra il sociologico ed il politologico, due terreni sui quali in Recce'd ad oggi disponiamo di poche conoscenze (ma ci stiamo già lavorando, per il futuro prossimo).

Ci siamo perciò messi alla ricerca di un aiuto: e volte, l'aiuto ti arriva da chi meno te lo aspetti. Noi ad esempio abbiamo selezionato per voi alcune frasi di Roberto d'Agostino, noto blogger italiano che di recente ci è stato segnalato proprio da una amica di Recce'd che ringraziamo, in una intervista a Guglielmo Zucconi pubblicata lo scorso 26 dicmbre. Anche se molte delle cose che dice e fa d'Agostino ci convincono, a nostro parere in queste frasi c'è la chiave di tutto ciò che sta capitando nel mondo delle "Fake News" e della "Post Truth" oggi in Italia e nel mondo. Tra virgolette, le risposte di d'Agostino. Vi segnaliamo che, se leggete con attenzione, ci sono alcune analogie con il mondo della Finanza e del risparmio.

 

Ha sbertucciato per anni la Roma godona e la politica Cafonal. «Dopo la caduta di Berlusconi nel 2011 il mondo Cafonal è finito. E la politica italiana, oggi è completamente svuotata».
 

Si spieghi meglio. «La democrazia liberale con i suoi riti è stata resa un baccello vuoto dal web. Renzi, Merkel, Trump…è il piccolo mondo antico. Oggi ci dovremmo occupare soprattutto delle scelte di Google e di Amazon».
 

Internet fa dilagare la cosiddetta post verità. The post truth: i fatti oggettivi sono meno influenti delle credenze personali nel formare l’opinione pubblica. Balle che circolano vorticosamente in Rete e alla fine vengono considerate vere. «La post verità è una definizione usata dai rosiconi che non sono entrati nel ventre della balena web e quindi non riescono a interpretare i tempi. Parliamo di giornalisti le cui testate hanno avallato per anni bugie e idiozie di ogni tipo. La post verità semmai è quella costruita dai giornalisti. Chi vi ha aderito poi si è sorpreso per Grillo, per la Brexit, per la vittoria di Trump e per quella del No al referendum in Italia. Ci raccontano un mondo che non esiste e poi chiamano post verità quello reale».


In Rete e sui social network regna anche una violenza verbale incontrollata. «La violenza è un’altra cosa. Io ho vissuto la violenza degli anni Settanta con quei disgraziati che usavano le pistole al posto delle parole. Ho avuto paura quando da ragazzo, passando per piazzale Clodio, un gruppo di fascistelli mi riempirono di sputi solo perché avevo i capelli lunghi».

Mercati oggiValter Buffo