Deflazione, reflazione, grande rotazione ... tutto finisce in "one"

Ogni fine anno, ed inizio d'anno successivo. le reti e le banche di investimento fanno sforzi immani di fantasia per individuare i "temi". Che, ripetiamo ancora una volta, sono solo "temi di vendita", e non "temi di mercato": sono slogan, come quelli per il dentifricio, che servono a piazzare al pubblico dei risparmiatori nuovi prodotti finanziari, visto che quelli dell'anno scorso non hanno funzionato (mai).

E così, nel 2017, tutti a parlare e scrivere di reflazione: tema che Recce'd non ha mai neppure nominato, proprio perché se c'è una cosa che non diventerà mai rilevante è proprio quel "tema dell'anno" che va di moda a gennaio.

Qualcuno, però, comincia a farsi furbo, e quindi "spinge" la reflazione a dicembre ma subito a gennaio si auto-smentisce, fa marcia indietro. Ecco come esempio quello che scriveva Goldman Sachs martedì scorso:

The “global reflation” theme has therefore drowned out what in reality are increasingly divergent fundamentals in the G10, so that what markets are calling “global reflation” is really a strengthening of the divergence theme that will ultimately drive the Dollar stronger.

E' già un passo avanti: riconoscere che il mercato, sotto l'etichetta di "reflazione globale" ha in realtà "annegato" andamenti divergenti delle maggiori economie.

Che poi tutto ciò ci porti verso il "dollaro ancora più forte", beh ... lo dice Goldman, ma fino ad oggi non lo dice il mercato dei cambi. Forse, Goldman farebbe bene ad informarsi da Donald Trump, vedere lui che cosa ne pensa.

Mercati oggiValter Buffo