Inizia la fine del Fondi Hedge: chi cercherà l'Alfa? (parte 1)
Recce'd ha scritto, nel giorno dell'Epifania 2017, dello "inizio della fine" per i Fondi della categoria Hedge, fondi "non comuni" che negli anni Ottanta e Novanta venivano presentati ai Clienti investitori prima come "Alternativi" e poi, sempre dalle stesse persone, sempre gli stessi Fondi, come "non correlati".
La realtà è che non era vero, né la prima né la seconda deinizione erano appropriate: oggi questi Fondi, che rientrano nella categoria Hedge, risultano correlati, ed anzi molto correlati (come vedete nel grafico qui sotto ed in quello seguente) ai maggiori indici di mercato. E quindi: se salgono i mercati, questi Fondi Hedge guadagnano, e se invece scendono questi Fondi Hedge scendono.
Ma allora, si sono chiesti in molti, perché tenerli in portafoglio? Perché pagare le commissioni, se stanno in mezzo al gregge, al sicuro, come tutti quanti? Ed infatti, come già Recce'd ha documentato, è in corso un flusso di fuoriuscite dai Fondi Hedge che non ha precedenti (grafici iniziali, e anche la tabella che segue).
Queste fuoriuscite premiano forse i Fondi Comuni tradizionali? Assolutamente no: anche per i Fondi Comuni tradizionali il 2016 è stato un anno di record, beninteso negativi. I Clienti investitori hanno disinvestito come mai in passato dai Fondi Comuni tradizionali, e noi lo abbiamo documentato anche nel Blog a fine 2016.
E allora, dove sono andati tutti questi denari, in fuga da soluzioni sbagliate e perdenti? I record di raccolta positiva toccano per il 2016 ai cosiddetti Fondi Passivi, o ETF: la sola Società Vanguard ha raccolto quanto ha raccolto, nel suo insieme, tutto il resto dell'industria dei Fondi negli Stati Uniti.
Una soluzione ottimale ? Certo! per non buttare più via i soldi delle commissioni di gestione ai Fondi Comuni. Ma per gestire il portafoglio? Chi decide come vanno combinati fra loro i Fondi Passivi o ETF? E con quali obbiettivi? E quale tolleranza al rischio?
Così si torna punto e d'accapo: la gestione di un portafoglio deve sempre avere obbiettivi chiari, sia di rendimento sia di rischio. I Fondi Comuni per trent'anni hanno promesso ai Clienti di gestire in modo attivo rendimenti e rischi, ma non lo hanno mai fatto con successo (trasferendo, semplicemente, ai Clienti rendimenti e rischi dei mercati, per intero).
Poi arrivarno i Fondi Hedge, con le loro promesse di Alfa ed extra rendimento: da dieci anni anche quel giocattolo si è rotto, ed i Clienti ora li sfuggono.
Ma il problema vero, quello di come gestire un portafoglio per non restare passivi in balia dei mercati, resta quello centrale per tutta l'industria. La pesante cappa delle Reti commerciali, con pratiche di cartello, frena lo sviluppo e la diffusione di soluzioni alternative (davvero alternative!) che pure già esistono, ma il Futuro va decisamente in quella direzione (e certo non nella direzione opposta, quella degli algoritmi automatici), come vedremo anche nei prossimi Post di questa nuova serie.