Quant: che cosa sono oggi e perché perdono soldi (part 1)
Termini come "quant" e "quantitativo" sono entrati ormai nel linguaggio comune. Allo stesso tempo, vengono utilizzati in modo spesso confuso dai professionisti, e per questo sono pochissimi gli investitori, sia Istituzionali sia privati, che hanno capito di che cosa si tratta esattamente.
Recce'd, in precedenti interventi, ha cercato di facilitare ai propri lettori la compresione di queste tecniche e di queste strategie, che si basano, a volte rigidamente a volte no, sull'utilizzo di dati numerici elaborati poi da modelli matematici di varia estrazione.
L'errore forse più comune è quello di credere che con l'etichetta "quant" si definiscano esclusivamente modelli di gestione del portafoglio che affidano, in modo automatico, ai calcoli effettuati da un algoritmo matematico tutte le decisioni di acquisto e di vendita per un determinato portafoglio.
Bene, non è così: diciamo (per ora, in modo sintetico) che l'universo "quant" contiene una infinità di cose, ovvero una infinità di modelli matematici sulla base dei quali sarebbe possibile costruire algoritmi automatici, oppure in alternativa fare anche molte altre cose, alcune delle quali (ad esempio i rankings) sono state già sperimentate nel corso degli ultimi 40 anni.
In questo primo Post vogliamo però concentrare l'attenzione su una delle categorie di modelli, algoritmi e prodotti quant: i CTA, ovvero i trend-followers, ovvero i modelli, gli algoritmi e i Fondi che utilizzano la statistica per "catturare" opportunità di trading, per individuare segnali di acquisto e di vendita.
Lo dichiariamo subito: noi non ci crediamo, in questi strumenti della statistica, ed infatti non affidiamo a loro i nostri portafogli. Ma sono strumenti molto diffusi, e per questo la loro esperienza ci può insegnare molte cose
Come vedete dal grafico qui sopra, i Fondi di trend-following, ovvero CTA, hanno perso soldi nel 2016: il 2016 è stato quindi un anno difficile, che fa seguito ad un altro anno difficile, ed il precedente era stato ancora più difficile per questo tipo di gestioni e di Fondi, che affidano ad algoritmi basati su regole statistiche la gestione del portafoglio titoli.
La grande popolarità dei trend followers è dovuta alla loro performance nel decennio 2000-2009, durante il quale seppero proteggere i propri portafogli dai forti ribassi delle Borse, come vedete nel grafico in basso.
Il problema però lo vedete nel medesimo grafico: questi Fondi CTA hanno prodotto, dal 2011 ad oggi, un risultato pari a zero, che su un periodo di cinque anni giustifica l'irritazione dei Clienti investitori (che portano via i soldi) e le perplessità di tutti gli operatori del settore, che da tempo si chiedono se in queste tecniche di trend-following ci sia effettivamente del valore per chi investe.
Proviamo a spiegare: i modelli statistici hanno effettivamente individuato "anomalie di mercato" sistematiche, che possono essere sfruttate sempre, per generare rendimento? Oppure hanno semplicemente misurato eventi che tra loro non sono collegati, e ricavato da qui una serie di parametri, operando sulla base dei quali non si genera alcun rendimento ma semplicemente si protegge un portafoglio dai ribassi? Perché se la verità è la seconda, allora ci sono strumenti molto meno costosi per ottenere il medesimo risultato.
Noi abbiamo già detto, con molta chiarezza, quale è la nostra visione delle cose: non utilizziamo i modelli di trend-following e, almeno per il momento, i dati ci danno ragione. Aggiungiamo qui sotto il commento di un esperto del settore:
Managed futures, as measured by the SocGen index, finished negative for the year. Many would have thought this was an odd 12-month return performance given the events of the year. Let's list some of the big moves: the large equity decline in the first quarter, the equity gains in the fourth quarter, the bond gains and subsequent fall through the year, the dollar move higher, the BREXIT event, the US presidential election, and the comeback in oil to name a few. We could go on with some of the minor markets, but the overall conclusion is that there were trends and there were some large moves.
Unfortunately, one of the major flaws with any analysis of managed futures is that investors can always, after the fact, point to some large moves, and ask why they have not been exploited. This is the ultimate hindsight bias for analysis of this strategy. There were trends based on large price moves noticed in charts; therefore, trend-followers should have made money.
Il commento qui sopra a Recce'd sembra condivisibile, ed ancora più condivisibili ci risultano le conclusioni qui sotto:
Systematic models capture specific price phenomena. If the environment does not exist, it does not matter what an investor may see in simple charts, money will not be made. Consequently, choosing a portfolio of managers is critical. However, while some diversification is valuable, there can be diminishing returns from too much diversification. Building a diversified portfolio is good, but too may managers may hurt overall gains.