Due equivoci (spesso interessati) da sciogliere: per sempre
Quotidiani e riviste, specie se dedicati a temi economici e finanziari, scrivono un giorno sì e l'altro pure dei temi di maggiore attualità: i temi di richiamo, quelli che "assicurano il maggior numero di click".
L'attenzione dei media, come si sa, va e viene, e si sposta molto rapidamente: per questo non sempre i media approfondiscono, non sempre capiscono, non sempre aiutano il lettore a capire.
Ci siamo decisi per questo a dedicare tempo ed attenzione anche a problemi di "vocabolario": per spiegare meglio quello che altri spiegano frettolosamente.
- FINTECH è un tema di gran moda: tutto è Fintech, e in progetti Fintech si buttano milioni di euro e milioni di dollari. Nel comparto della consulenza agli investimenti, dove opera Recce'd, il termine Fintech viene per errore associato in modo esclusivo a proposte di gestione di portafoglio "affidata al computer" e "basata su algoritmi", e quindi non personalizzata e di basso costo (e qualità, ovviamente). Si tratta di una grave distorsione ai danni del Cliente che investe: la novità di Fintech infatti non è quella, non sta nell'affidare la gestione all'algoritmo più bello, quasi come se fosse un'anonima consolle tipo Playstation o DS Nintendo (quei modellini di portafoglio tra l'altro esistono da sempre, andate ad esempio a cercare la storia di BARRA sul web ... e leggete anche i risultati dei loro investimenti). La assoluta novità di Fintech è che si può fare ALTA QUALITA' con i servizi online, semplificando, tagliando i costi e offrendo al Cliente investitore un servizio più veloce, più efficiente, e un contatto più diretto, rispetto agli standard dei Private Banking internazionali, da quelli svizzeri a quelli delle banche americane. Questo è ciò che per prima Recce'd ha portato sul mercato, in questo è una novità assoluta: ed ha segnato così, in modo netto, la differenza tra la caccia ai Pokemon e una consapevole gestione di asset che sono legati all'economia reale, quella del sudore, della fatica, degli imprevisti, e a volte del successo
- FINANZA QUANTITATIVA è un altro tema di gran moda: e qui l'errore sta nel definire "quantitative" soltanto le tecniche che affidano la gestione del portafoglio ad un "black box", ovvero ad un modello matematico che in modo automatico fa al posto del gestore le scelte di acquisto e poi di vendita, utilizzando segnali come le medie mobili o altri indicatori come il P/E oppure il P/B di certi ETF Smart Beta che oggi vanno per la maggiore. Noi di Recce'd crediamo sia molto utile chiarirvi che la Finanza Quantitativa è qualche cosa di molto più vasto, e ricco, e stimolante, e in continua evoluzione, rispetto a queste limitate semplificazioni; si può fare Finanza Quantitativa senza affidarsi ad un black box, ma ad esempio affidandosi a modelli quantitativi di valutazione e simulazione come mattoni con i quali poi costruire un portafoglio, come appunto facciamo in Recce'd per costruire i nostri portafogli modello.
Se vi sentite interessati ad approfondire uno oppure entrambi questi temi, approfittando dei tempi liberi che vi lasciano le vacanze, lo staff di Recce'd è a disposizione per segnalare letture appropriate, in ogni momento del mese di agosto.