Gli ETF? Non risolvono nulla dei vostri problemi

Sulla confusione, da sempre, c'è chi "ci marcia": ed anche in questo momento del mercato del risparmio, c'è chi approfitta della popolarità crescente degli strumenti chiamati ETF per confondere le idee agli investitori. Molti operatori delle Reti e molti consulenti spingono i Clienti investitori verso gli ETF convincendoli del fatto che "con gli ETF si ottengono migliori risultati dai propri investimenti".

Non è vero, per nulla: e ne abbiamo già scritto. Ci torniamo oggi solo perché in agosto questo tema (la diffusione degli strumenti "passivi" o "indicizzati") è stato al centro dell'attenzione dei media, e si sono lette un certo numero di cose non vere.

Gli ETF (lo avevamo già chiarito) sono più efficienti dei Fondi Comuni tradizionali, e nei portafogli di Recce'd vengono utilizzati con regolarità. ma gli ETF non risolvono nulla: risparmiate sulle commissioni, ma se poi scegliete male come combinarli (mercati, quantità, timing, strumento)  vi produrranno le medesime perdite dei Fondi comuni. Identiche. In termini di gestione del portafoglio, gli ETF risolvono zero. Vi serve, invece, una strategia vincente.

Di questa crescente diffusione di strumenti come gli ETF, la sola cosa che a voi, investitori finali, significa è che le vecchie Case di Fondi sono destinate a scomparire (chiudere), e da qui deriveranno un bel po' di cambiamenti anche per i promotori finanziari, i private bankers ed i consulenti in genere: che (finalmente) per giustificare le loro commissioni saranno costretti (finalmente, ripetiamo) a produrre risultati per i Clienti. Invece di fare perdere tempo a voi Clienti con giochetti di società come  ... "la selezione dei Fondi Comuni".

Mercati oggiValter Buffo