Quando sei in una fossa, smetti di scavare!
La nostra esperienza di cose italiane è lunga decenni, e quindi non c'è più nulla che ci stupisce: ma siamo ancora capaci di ridere, o almeno di sorridere.
Il modo nel quale la stampa italiana presenta stamattina lo "scudo da 150 miliardi" che la BCE avrebbe concesso all'Italia per proteggere le banche da "attacchi speculativi" ci fa sorridere. Prima di tutto, per il fatto che sono state scritte migliaia di parole per un qualche cosa che nessuno, ma proprio nessuno, ha ancora capito come funzionerebbe, se mai funzionerà.
Ma il fatto significativo, per noi e per voi investitori, è il messaggio che ne esce: vediamo qui riproposti i soliti, vecchi schemi di ragionamento che sono esattamente la causa per la quale oggi il sistema bancario si trova in queste penose condizioni. Che è poi come dire "more of the same", abbiamo sbagliato molte volte ma continuiamo ad insistere nella medesima maniera. Il Fondo Atlante ha fallito nei suoi obiettivi originali? Insistiamo con il Fondo Atalante: e nessun quotidiano, nessun commentatore che si chiede che cosa ne farà, il Fondo Atlante, delle banche-Zombie che ha acquistato, e non si chiede che senso abbia un'operazione del genere.
Ma è la logica più generale che davvero fa sorridere: la stampa esulta e scrive "meno male" perché lo Stato italiano, con i nostro soldi, potrebbe fornire altro capitale, un ulteriore supporto finanziario, per mantenere in piedi queste stesse banche che abbiamo oggi. Il Capo del Governo, ovviamente, ci dice che la mossa viene fatta per "proteggere il risparmio": ma naturalmente non è vero, per nulla. La mossa viene fatta per aiutare persone con nomi e cognomi, i Consiglieri di Amministrazione di Intesa ed Unicredit in primo luogo, e poi i signori Messina e Mustier, e tutti gli altri vertici dei maggiori Istituti. E' il loro interesse personale ed esclusivo che viene difeso, e assolutamente NON è il "risparmio degli italiani": perché quegli stessi italiani starebbero per cedere (se mai questa manovra andasse a buon fine) 150 miliardi trasferendoli al pieno controllo dei signori Messina, Mustier ed altri. Non è risparmio ma DISTRUZIONE di risparmio.
Non basta: i giornali festeggiano questa statilizzazione a metà, per cui il sistema bancario italiano di fatto sopravvive solo se ottiene soldi dallo Stato, ma allo stesso tempo non entra nei consigli di Amministrazione: quei medesimi Consiglieri che hanno permesso che la situazione degenerasse continuerebbero quindi a decidere, e a credere di essere "persone importanti" e ad essere trattai come "persone influenti".
Pensate forse che l'economia italiana posa realmente riprendersi, fino a che deve trasportare zavore così pesanti come un sistema bancario Zombie? Fino a che noi cittadini e risparmiatori dobbiamo pagare commissioni inutili per tenere in vita Aziende mal gestite e di fatto fallite?
E in chiusura: qualcuno ha avuto lo scarso buon senso di scrivere, nei giorni scorsi, che lo Stato italiano immettendo soldi nelle banche italiane potrebbe "poi ricavarne utili come fecero gli USA con Citigroup e le altre". Si tratta di un argomento molto ingenuo, e/o interessato: le due vicende (quella di Lehman e l'attuale dissesto delle banche italiane) tra loro hanno NULLA in comune, ed in aggiunta la sola ed unica ragione per la quale quei titoli bancari USA hanno recuperato rispetto al marzo 2009 è che la Federal Reserve ha fatto le operazioni di QE, regalando utili sui Treasuries. In Europa, il QE lo abbiamo invece già fatto, e quell'effetto non potrà più esserci perché le nostre banche lo hanno già messo a bilancio negli ultimi 18 mesi. E nonostante questi regali, non stanno in piedi