La forza del mercato: dopo Draghi, Goldman Sachs?

Solo 12 mesi fa, tutte le maggiori banche di investimento erano "bullish", scrivevano e dicevano ai Clienti di "aumentare i rischi": ed è finita come è finita. Erano solo sciocchezze, le solite.

Oggi, tutte le banche globali di investimento, senza distinzioni, sono iscritte al fan club della "cautela", e dicono e scrivono di "ridurre il rischio": da ultimo, oggi, ha fatto rumore un documento di Goldman Sachs, ovvero una "chiamata", una "call" come è di moda chiamarla. Che dice di ridurre l'esposizione all'equity.

Sarà interessante vedere stavolta che cosa succede: 12 mesi fa, tutti questi signori presero una sonora sberla dai mercati. E persino Draghi fu (in modo plateale) smentito dalla forza del mercato, una forza che nessuno, non Draghi e non Goldman Sachs, è in grado di imbrigliare e "guidare". I mercati sono guidati da un solo elemento: la realtà, e quindi i fondamentali. Il resto sono fumisterie dei commerciali. Nel 2016 prenderà una sberla, altrettanto forte quanto quella di Draghi, proprio Goldman Sachs? Lo vedremo a breve.

Ve lo segnaliamo senza il minimo intento polemico (loro giganti, noi i lillipuziani insignificanti): ma come un segnale, forte, di quanto i mercati siano cambiati nel profondo. Chi una volta li guidava, oggi li subisce. Quindi cambiano i mercati: ed è tempo anche per voi di cambiare, e in modo radicale, sia gli strumenti, sia le strategie, sia i vostri consulenti, se prendono l'imbeccata da Goldman Sachs (se ad esempio lo fecero nel 2015).