Il weekend e l'ombrello
Molti investitori, ancora oggi, sia affidano ai consigli di chi si rifugia nel "lungo termine": mancando delle capacità per capire, analizzare e poi utilizzare nella gestione i dati e le notizie di oggi, molti advisors che siano venditori o consulenti si nascondono dietro grafici a lunghissimo termine, che "dimostrano" che nel lungo termine si guadagna sempre. Ovviamente, questi grafici non "dimostrano" nulla: è come guardare agli ultimi 30 anni di statistiche per valutare quante persone viaggeranno in treno nei prossimi trenta, quale sarà il consumo di petrolio, quanti libri si leggeranno in Italia e così via. Tempo perso: eppure, è una mossa difensiva adottata dalla maggiori parte dei venditori, promotori e private bankers, e anche da qualche consulente, perché se mancano le capacità analitiche la cosa più semplice è raccontare che "tutto andrà per sempre come è andato in passato", forse perché non sanno che esiste una tonnellata di studi accademici ed analisi di operatori di mercato che dimostrano da decenni il contrario.
Certo, molti investitori oggi sono stanchi di questa tiritera, e soprattutto leggono il giornale, e vedono ad esempio il FTSE MIB a 17500 punti ... ma allora non è vero che esiste il "premio al rischio", e dove stanno di casa i "rendimenti di lungo termine"?
Queste scenette ci ricordano un dialogo, di grande attualità visto che oggi 14 maggio ci attende un fine settimana dal clima incerto: il primo personaggio chiede al secondo "Sarò in viaggio di lavoro la settimana prossima: mi devo portare un ombrello ed un impemeabile?"; il secondo personaggio risponde "certo che si, nella settimana tra il 15 ed il 22 maggio negli ultimi 40 anni si sono registrati 15 millimetri di pioggia"; il primo fa notare che però dove abita lui oggi c'è il sole, e neppure una nuvola; il secondo risponde che se aumentiamo il periodo di osservazione agli ultimi 120 anni le precipitazioni medie aumentano. Il primo personaggio replica "A me non servono le medie a 100 anni: io devo decidere, qui ed oggi, che cosa fare", ed il secondo candidamente confessa "Io di quello che succede la settimana prossima o il mese prossimo non ho la più pallida idea". A quel punto, il primo personaggio critico dice: "Ma lei non è in grado di fare le previsioni metereologiche", ed il secondo confessa: "Per nulla: non so neppure leggere, io vendo solo ombrelli".
Cosa ci dimostra questa storia? Che fare il meteorologo, oppure vendere ombrelli, sono due professioni diverse, molto diverse tra loro, specie negli obiettivi. Il primo vi dice che tempo farà, il secondo vuole vendervi qualcosa: se vi bagnerete sotto il temporale, il problema non è suo.