Case di Fondi: perché Blackrock taglia? (parte 1)
Colpisce leggere che la Casa americana Blackrock, che oggi è la più grande per dimensioni al Mondo (e che nel 2008-2009 svolse un ruolo decisivo, a fianco del Governo, nelle operazioni che salvarono dal fallimento tutte le grandi banche di investimento, da Merrill Lynch a Morgan Stanley, da Goldman Sachs a Citigroup) abbia annunciato il più ampio taglio al personale della sua storia (3000 dipendenti) proprio ieri, 30 marzo 2016. Qui sotto trovate l'elenco delle 20 più grandi Case di Fondi, per masse gestite, compilato da Tower Watson per il 2015.
Riflettiamo: la raccolta delle case dei Fondi, grazie alle Reti, ha toccato i suoi livelli massimi proprio nel 2015. La Borsa, almeno negli USA, si trova ancora ai livelli massimi della sua intera storia, dopo un rialzo del 200% dai minimi del 2009. E anche nel comparto obbligazionario, il prezzo del decennale Treasury e del Bund sono entrambi vicini ai loro massimi di ogni tempo. Non parliamo poi degli aiuti dalla banche centrali: liquidità a pioggia.
Cosa è allora che non va? Che cosa c'è che non funziona? Cosa spinge Blackrock (e le altre che seguiranno) a ridimensionarsi?
Semplice, almeno per chi come noi segue da anni la crisi di questo settore: è colpa dei margini. Queste Società soffrono di un gigantismo che è spiegato da margini fuori mercato (perché non giustificati dal valore aggiunto), margini che in passato furono realizzati soltanto grazie alla esistenza di un vero e proprio "cartello" internazionale. Questo cartello di recente si è molto indebolito, e sopravvive ancora oggi solo grazie alla provvidenziale politica di supporto delle Banche Centrali dopo il 2009.
Ma quella stagione è finita, i più attenti lo sanno ed anche Larry Fink lo sa: e mette la marcia indietro.